Carnevale arriva solo una volta all’anno, ma io preparo le castagnole al profumo di arance anche negli altri mesi: chissà come mai, finiscono subito
C’è chi le prepara solo a Carnevale e chi tutto l’anno, come noi. Perché c’è sempre una buona occasione per servire le castagnole al profumo di arance, dolcetti talmente invitanti da finire subito.
Qui mettiamo insieme farina, ricotta e arance, per un impasto facile e a prova di errore. Così rispettiamo la tradizione con un po’ di innovazione.
La variante agrumata alle castagnole al profumo di arance? Invece di due arance usiamone una sola e l’altra sostituiamola con un limone (ma solo la scorza). Sono ancora più buone
Ingredienti:
350 g di ricotta vaccina
230 g di farina 00
100 g di zucchero semolato
2 uova grandi
2 arance
10 g di lievito vanigliato
zucchero a velo q.b.
1 l olio di semi per friggere
Apriamo la confezione della ricotta e lasciamo scolare il siero in eccesso usando un colino a maglie strette per almeno un’ora e mezza. In alternativa, se abbiamo particolarmente fretta, possiamo infilarla in tre-quattro pezzi di carta assorbente da cucina e poi strizzarla.
Poi teniamola da parte in una ciotola e passiamo alle arance. Scegliamole rigorosamente non trattate e grattugiamo la scorza esterna in un piattino. Poi ricaviamo anche il loro succo, eliminando tutti i semini.
Poi prendiamo un’altra ciotola e utilizzando le fruste elettriche a velocità media lavoriamo insieme le due uova e lo zucchero semolato. Andiamo avanti per una decina di minuti o comunque fino a quando otteniamo un composto bello chiaro e spumoso.
A questo punto aggiungiamo anche la ricotta ben strizzata, il succo e la scorza d’arancia e cominciamo a mescolare con un cucchiaio di legno. Poi tocca agli ingredienti secchi: setacciamo all’interno della ciotola tutta la farina, quindi aggiungiamo anche il lievito vanigliato, anche questo setacciato perfettamente.
Quando tutti gli ingredienti delle nostre castagnole al profumo di arance sono bel amalgamati, la base dei nostri dolcetti è pronta e possiamo passare alla frittura.
In una padella grande, oppure un tegame basso versiamo l‘olio di semi (meglio soia o arachidi) e aspettiamo che sia arrivato a temperatura. Quella ideale è sempre 170°, per cuocere bene le castagnole all’interno, senza bruciarle fuori.
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Aiutandoci con due cucchiaini formiamo le castagnole, delle dimensioni di una noce, non più grandi perché tanto con il lievito cresceranno in cottura. Oppure possiamo versare tutto il composto in una sac-à-poche e comporre così le castagnole direttamente in padella. Andiamo avanti, girandole ogni tanto, fino a quando sono leggermente dorate.
Tiriamole su con un mestolo forato e appoggiamole su un vassoio con carta assorbente da cucina. Aspettiamo che siano tiepide e passiamole tutte in un piatto con lo zucchero a velo prima di servirle. Semplice semplice, ma questa è una ricetta da tenere sempre nel nostro quaderno del cuore.
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