Le castagnole sarde alla ricotta e zafferano vengono chiamate anche “Arrubiòlus”. Facili da preparare, ma piene di gusto con glassa al miele o solo zucchero.
Il nome deriva da “arrùbiu” che in sardo vuol dire rosso. Questo perché hanno all’interno dell’impasto tuorli d’uovo, scorza di arancia e zafferano, che danno alla frittella un colore rossiccio. La dimensione delle “polpettine” è a piacere, ma meglio se sono piccole e tutte uguali. Più o meno la grandezza di una noce o se le si vuole più grandi come delle nepole, attenzione però ai tempi di cottura.
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Tempo di preparazione: 45′
Tempo di cottura: 8-10′
INGREDIENTI dose per persone
500 gr di Ricotta di pecora molto asciutta
300 gr di Semola rimacinata
200 gr di Zucchero semolato
1 cucchiaio di Latte dove sciogliere lo zafferano
1 pizzico di Sale fino
5 Tuorli
Scorza grattugiata di 2 Arance e di 2 Limoni biologici
5 gr di Lievito per dolci
1 bustina di Zafferano o l’equivalente in pistilli
Olio di semi di Arachide per friggere q.b.
Semola rimacinata per insemolare q.b.
Zucchero semolato o miele per guarnire q.b.
Per preparare le castagnole di questa ricetta si inizia a far perdere alla ricotta un poco di acqua mettendola in un colino. In seguito, si versa la semola rimacinata su di un piano di lavoro e si aggiungono all’interno le 3 uova intere o i 5 tuorli. Si impasto tutto per bene e poi si unisce la ricotta di pecora, lo zucchero semolato, il sale, la scorza grattugiata di arancia e limone e lo zafferano sciolto in pochissimo latte caldo.
Una volta che si ottenuto un composto omogeneo si ricava un panetto che sarà leggermente umido ed appiccicoso. Il panetto, avvolto nella pellicola per alimenti, deve essere messo in frigorifero per almeno 30 minuti. Una volta trascorso questo tempo si vanno a formare le castagnole. Con le mani leggermente umide di ricavano dei pezzetti di uguale dimensione per formare delle palline che devono essere ripassate nella semola rimacinata e fritte in abbondante olio caldo.
Le castagnole saranno cotte quando vengono a galla e prendono il colore brunito. Scolarli e metterli su di un foglio di carta assorbente. Servirle tiepide e dopo averle rotolate nello zucchero semolato oppure glassate in padella con miele leggermente riscaldato con scorza di arancia grattugiata all’interno.
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