Un modo interessante per recuperare quello che è avanzato ma anche un’idea originalissima: il minestrone che diventa frittelle
Ricordo che la nonna, quando avanzava il minestrone, il giorno dopo lo ripresentava in tavola ma sotto un’altra forma. Ci metteva il riso e lo faceva asciugare, trasformandolo in quello che lei chiamava risotto campagnolo. Ma se ti dicessi che con il minestrone puoi preparare un piatto di frittelle?
Lo so, sembra strano eppure già l’idea ti solletica. Perché capita di cucinare più minestrone di quello che serve e non sempre abbiamo voglia di ripresentarlo o di passarlo. Lo lasciamo una notte in frigo e pensiamo come recuperarlo, così facciamo viaggiare la nostra mente e ci viene un’idea. Può sembrare folle, ma in realtà funziona.
Useremo un minestrone classico, quello che prepariamo di solito a casa con le verdure e i legumi, basta che sia asciutto. E per far mangiare le frittelle anche gli intolleranti, anche una farina di riso, che lo alleggerisce.
Ingredienti:
250 g di minestrone avanzato
2 uova medie
4 cucchiai di farina di riso
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 noce moscata
4 g di bicarbonato
sale q.b.
pepe q.b.
olio di semi q.b.
Tiriamo fuori il minestrone avanzato dal frigorifero e lo scoliamo, perché deve essere asciutto. Lo teniamo da parte e intanto sbattiamo le uova in una ciotola usando la forchetta oppure una frusta a mano.
Aggiungiamo la farina setacciata, il parmigiano grattugiato, una generosa grattata di noce moscata, un pizzico di sale e qualche macinata di pepe più il bicarbonato. Diamo una prima mescolata, quindi aggiungiamo il minestrone e rimescoliamo bene. Alla fine dobbiamo ottenere un composto morbido ma non liquido. Lo lasciamo riposare per 10 minuti e passiamo alla frittura.
Prendiamo una padella larga e facciamo scaldare bene l’olio extravergine. Riprendiamo la base delle frittelle di minestrone e semplicemente, a cucchiaiate, la versiamo in padella. Facciamo friggere le frittelle qualche minuto per lato, andando avanti fino a quando cominciano a diventare dorate in maniera uniforme.
Le tiriamo su con un mestolo forato, oppure una pinza, e le facciamo sgocciolare su un vassoio coperto con carta assorbente da cucina o carta per fritti. Solo a quel punto le saliamo e le serviamo, ancora calde oppure tiepide.
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