Sono trascorse pochissime settimane dalla cattura del boss della mafia Matteo Messina Denaro, arrestato dopo trent’anni di latitanza in un paesino della Sicilia, nascosto tra la gente comune che adesso festeggia l’azione messa in atto dai militari che l’hanno condotta in carcere.
La storia della criminalità italiana è stata assegnata incredibilmente dalle azioni criminali messe in atto da Matteo Messina Denaro, legato a cosa nostra e ad alcuni dei fatti criminali più crudeli e che più hanno colpito nel profondo l’opinione pubblica ma anche il cuore della popolazione.
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Ricordiamo, che erano solo gli anni 90 quando Matteo Messina Denaro è stato inserito nella lista dei 10 latitanti più ricercato al mondo, motivo per cui persino l’fbi era intervenuta sulla questione inserendola al quinto posto nell’elenco dei ricercati più pericolosi in circolazione.
Durante le ultime settimane a tenere banco nell’opinione pubblica troviamo l’arresto di Matteo Messina Denaro imputato con diversi capi d’accusa è ritenuto responsabile di una lunga serie di omicidi, insieme al suo coinvolgimento nell’attentato nel quale rimase ucciso il giudice Giovanni Falcone. Inoltre, è bene ricordare anche che Matteo Messina Denaro è stato condannato per l’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo nonché figlio del pentito Santino di Matteo, il quale venne prima strangolato e successivamente sciolto nell’acido dopo essere stato nelle mani dei suoi aguzzini per circa due anni di prigionia.
Sulla base di tale motivazione, e non solo, l’arresto dell’ex latitante tra i più pericolosi al mondo rappresenta per lo stato italiano una grandissima vittoria nei confronti della mafia, dopo aver trovato il modo di confondersi tra la gente un paesino siciliano dove in pochi erano a conoscenza della sua vera identità anche nella clinica dove da qualche tempo a questa parte riceveva delle cure per sconfiggere il cancro che l’ha colpito.
Settimane dopo l’accaduto e l’arresto del boss, il paese di Mazara del Vallo in provincia di Trapani, ha deciso di festeggiare il momento storico attraverso quella che è stata già denominata dalla stampa “La Cena dei Mille“.
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La cattura del boss rappresenta quindi un momento particolare nel cuore di Mazara del Vallo per riunirsi e far festa, insieme all’opera di numerosi chef e pasticceri della regione che hanno dato vita a un menù appositamente realizzato e che è stato servito in una lunga tavolata dove hanno pranzato ben mille persone, portando in alto i calici e brindando appunto alla cattura di Matteo Messina Denaro.
A commentare il felice evento storico, così come riportato dal quotidiano La Sicilia, e stato il nuovo sostituto procuratore del tribunale dei minori di Palermo Massimo Russo: “La massiccia partecipazione a questa iniziativa è la festa di un popolo che gioisce che sa fare memoria, consapevole che la storia della mafia è contrassegnata da azioni e reazioni da parte dello Stato“.
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