Per alcuni una piacevole cena al ristorante è ormai impossibile. C’è un vero e proprio ostracismo che colpisce in molti.
Una cena al ristorante è sempre bella, specialmente se è una cosa che avviene all’improvviso, con una sorpresa che ci fa il partner. D’estate poi è sempre una cosa molto in voga e potrebbe capitare di prenotare un tavolo per due o più persone anche più di una volta alla settimana. Meglio accertarsi di restare in un certo range di prezzo, però. Perché potreste vedere rifiutata la vostra prenotazione.
La cosa accadrà di sicuro se capitate in una specifica parte, dove vi verrà chiesto di garantire una spesa minimo di ben cinquemila euro per la vostra cena al ristorante. Una roba che si vede solo con i banchetti di un matrimonio. Eppure questa è la richiesta per una “cena ordinaria” fatta da alcuni ristoratori di una nota località turistica. Che da anni è molto gettonata, tanto da essere omaggiata anche in alcuni film vecchi e nuovi.
Cena al ristorante, o cinquemila euro o niente
Il fatto è stato documentato a Saint Tropez, in Costa Azzurra. Quella specifica area del sud della Francia è molto frequentata in particolar modo da facoltosi turisti, alcuni dei quali possono anche disporre di apposito yacht da tenere attraccato al porto. Per i ristoratori locali questo potrebbe essere un modo per avere garantite le visite solamente da parte dei clienti più ricchi.
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Eppure suona come una discriminazione per tutti coloro che un simile cifra non possono garantirla. Un po’ come successo nel centro di Barcellona, dove pur di rifiutare prenotazioni e visite da parte di clienti singoli, alcuni ristoranti del posto arrivano persino a mentire. E come se non bastasse, sempre a Saint Tropez sembra che alcuni di questi ristoranti chic che pretendono che ci sia una spesa minima di 5mila euro chiedano pure un anticipo del 30%, pari a ben 1500 euro.
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Le autorità locali sono contro questa forma di ricatto
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E non finisce qui: altri ancora avrebbero rifiutato di servire altri clienti che evidentemente hanno speso troppo poco nelle loro precedenti visite. Il sindaco di Saint Tropez, Silvia Siri, si è scagliata contro questo atteggiamento da parte dei ristoratori. I quali è giusto che tutelino i loro interessi, ma non in questo modo, oltrepassando cioè il rispetto di chi è disposto a spendere dei soldi da loro. Fossero anche cento, cinquanta, dieci euro, sono soldi che un cliente è disposto a spendere in quel locale. Ed è inammissibile che quest’ultimo inventi degli orpelli simili. Deve essere il cliente a scegliere il ristorante e non il contrario.