Cenare tardi è purtroppo una pessima abitudine, ormai entrata nella routine quotidiana di molti. I ritmi frenetici della vita lavorativa, divisi tra famiglia ed impegni quotidiani, non sempre consente di seguire ritmi regolari e salutari. Nonostante ciò sarebbe bene cercare di consumare il pasto serale prima delle nove: gli esperti infatti indicano tale orario come limite massimo per evitare rischi alla salute. Vediamo nel dettaglio quali problematiche possono insorgere se si è abituati ad una cena tardiva.
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Innanzitutto assumere alimenti oltre un certo orario compromette una corretta digestione. Infatti bisognerebbe terminare il pasto almeno due ore prima di andare a letto. Ciò perchè in questo modo il processo di assimilazione è già terminato e di conseguenza non si rischia di “bloccare” o interferire con le funzioni naturali dell’organismo.
La stretta correlazione tra la digestione ed i chili in eccesso, passa anche attraverso le cattive abitudini alimentari. Infatti la conseguenza fisiologica di un processo digestivo complesso è il rallentamento del metabolismo. Ciò implica che il corpo non riesce a bruciare i grassi ed i carboidrati introdotti con i cibi, con relativo aumento di peso e gonfiore. Cenare tardi ha anche un effetto negativo sul benessere generale a lungo termine, in quanto causa un aumento degli zuccheri e del colesterolo nel sangue. Condizione che notoriamente porta ad un grave rischio di malattie cardiovascolari. Così come incide sulla qualità del riposo notturno, provocando insonnia ed agitazione e di conseguenza anche stress e stanchezza.
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Per evitare di incorrere involontariamente in chili di troppo e tutte le conseguenze negative del caso, bisognerebbe impostare l’orario della cena non oltre le 20.30 e comunque terminare al massimo entro le nove. Ciò per dare il tempo all’organismo di svolgere le sue funzioni prima di andare a dormire.
Inoltre consumare i pasti presto comporta un aumento della leptina, un ormone che conferisce un senso di sazietà. In questo modo sarete meno invogliati a mangiare snack e dolci che ritarderebbero di fatto il termine della cena e causerebbero chiaramente un accumulo di peso.
Preferite cibi magri come proteine (carne, pesce e uova) accompagnate da verdure, il tutto cotto in modo semplice: al vapore, grigliato, bollito. Olio extra vergine di oliva a crudo, un pizzico di sale e nient’altro: evitate peperoncino, pepe e spezie piccanti. Se dopo cena siete abituati a prendere il caffè, provate a sostituirlo con un infuso o una tisana. Diversamente scegliete varianti decaffeinate e cercate di assumerle nella fascia oraria consentita.
E’ chiaro che se si va a mangiare al ristorante, si eccede sicuramente rispetto agli orari prescritti. Con degli accorgimenti semplici si può ovviare facilmente e garantirsi un buon sonno e un corretto processo digestivo e metabolico.
Cercate di scegliere alimenti con condimenti leggeri: una pizza va benissimo, con olio extra vergine d’oliva a crudo. Oppure un hamburger ai ferri con una fresca insalata mista, insomma le varianti ci sono. Se la tentazione è troppo forte e cedete al dolce o a qualche pietanza più elaborata, non preoccupatevi! Concedetevi una lunga passeggiata all’aria aperta dopo cena e vi sentirete meglio.
Attenzione anche alle bevande: preferite acqua naturale, evitando bibite alcoliche o gassate. Se siete in compagnia e volete accompagnare il pasto con un’alternativa, ecco una dettagliata analisi sulle calorie introdotte con birra e vino. In genere infatti sono queste le due opzioni tra le quali mediamente si varia in occasione di una cena tra amici.
Un bicchiere di birra chiara contiene in media 50 kcal. Nelle birre ci sono spesso molti carboidrati, ed anche per questo quando si esagera nel berle sopraggiunge un certo qual senso di gonfiore.
Il vino invece, nel caso di un bicchiere di rosso con gradazione alcolica a 12°, detiene un quantitativo di chilocalorie pari a 70 circa. Più la gradazione alcolica aumenta e maggiore sarà anche il numero di kcal contenuto in esso. Il rosso comunque è più consigliabile del bianco, con il quale si ingrassa di più. Questo perché il vino rosso al suo interno ha un minor quantitativo di zuccheri ed al contempo una concentrazione più elevata di ossidanti. Quale preferire tra le due alternative? Vince in definitiva il vino. Anche la scienza della nutrizione non si oppone, anzi consiglia un buon bicchiere di vino, a pranzo ed a cena, come giusto compromesso tra gusto e salute.
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