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Che cos’è la regola dei 5 secondi? L’hai mai fatto? Scopri se fai bene

A volte si scherza su quella che è la famosa “regola dei 5 secondi”, ma metterne in pratica quanto sostiene è bene o male?

Gelato caduto a terra (Ricettasprint.it)

Chi non ha mai fatto cadere un pezzo di cibo sul pavimento e, in un momento di indecisione, ha invocato la famosa “regola dei 5 secondi”? Questa giustificazione, ripetuta da generazioni, è diventata un modo per legittimare il consumo di alimenti che, purtroppo, sono finiti a contatto con superfici potenzialmente contaminate.

Recenti ricerche scientifiche suggeriscono che è giunto il momento di riconsiderare l’affidabilità di questa regola. Secondo alcuni scienziati dell’ambito alimentare, la regola dei 5 secondi non ha basi scientifiche solide.

Quando un alimento cade, entra immediatamente in contatto con i batteri presenti sul pavimento, senza un intervallo di “tolleranza” di cinque secondi. Le superfici, anche quelle che sembrano pulite, possono ospitare una varietà di microrganismi, alcuni dei quali possono essere potenzialmente pericolosi.

Uno studio del 2007 pubblicato nel Journal of Applied Microbiology ha dimostrato che batteri come la Salmonella Typhimurium possono trasferirsi agli alimenti quasi istantaneamente. Questo significa che il tempo di esposizione non è il fattore decisivo nel determinare se un alimento sia sicuro o meno.

La regola dei 5 secondi, è bene seguirla oppure no?

Batteri (Ricettasprint.it)

La contaminazione non dipende solo dal tempo trascorso sul pavimento, ma da vari fattori. In primo luogo la tipologia del pavimento gioca un ruolo cruciale. Superfici lisce e piatte tendono a favorire un maggiore trasferimento di batteri ai cibi, mentre pavimenti con crepe o texture più irregolari possono ridurre il rischio di contaminazione.

In secondo luogo, la natura del cibo stesso è determinante. Gli alimenti umidi o appiccicosi tendono a raccogliere una maggiore quantità di batteri rispetto a quelli secchi. Ad esempio, una fetta di salame bagnata assorbirà più germi rispetto a un biscotto secco.

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Questo implica che il rischio associato alla caduta di un alimento varia significativamente in base alla sua composizione. Gli esperti sottolineano che il rischio di contrarre un’infezione alimentare aumenta in situazioni specifiche.

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Se il pavimento è sporco e il sistema immunitario è indebolito, il consumo di cibo caduto diventa particolarmente rischioso. Al contrario, se si è in buona salute, il pavimento è stato recentemente disinfettato e il cibo è asciutto, il pericolo diminuisce, ma non scompare mai del tutto.

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Serve adottare una mentalità più cauta riguardo alla regola dei 5 secondi. Sebbene possa sembrare una scusa innocente, le implicazioni per la salute sono reali. In un contesto in cui la sicurezza alimentare è sempre più al centro dell’attenzione, è meglio abbandonare questa regola e procedere con maggiore attenzione.

Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.

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