Chi è lo chef condannato a morte in Thailandia e la cui storia presenta molti dettagli davvero inquietanti e che non tornano.
Chef condannato a morte in Thailandia, si tratta di un giovane di 29 anni che è molto noto anche su YouTube, dove ha un proprio canale personale con un grande seguito. Lui è spagnolo e si chiama Daniel Sancho Bronchalo. Suo padre è un attore assai conosciuto in patria, Rodolfo Sancho. Per quanto riguarda lo chef in questione, l’accusa che potrebbe portarlo ad essere giustiziato riguarda l’omicidio di un uomo.
Per ora pare che la pena dello chef condannato a morte sia stata commutata in diversi decenni di carcere. Quel che si sa è che Daniel Sancho Bronchalo si trovava in Thailandia in vacanza con un amico, il 44enne Edwin Arrieta Arteaga, di professione chirurgo plastico. Ma lo scorso 3 agosto Daniel si è recato in un distretto di polizia per confessare la morte di quest’ultimo. Il 29enne sostiene di avere ammazzato l’amico e di averlo ridotto in pezzi.
Chef condannato a morte, c’è qualcosa che non quadra
In questi giorni lo chef condannato a morte e poi arrestato per una lunga detenzione ha rilasciato più deposizioni, tutte diverse da loro. E nelle quali sono cambiate anche le sue versioni dei fatti in relazione alle reali motivazioni dell’omicidio. Il ragazzo sostiene di avere ucciso il suo amico più grande di lui perché questi lo avrebbe tenuto in pugno, lo stalkerava e gli impediva di essere libero. La vittima sarebbe stata ossessionata da Daniel Sancho Bronchalo fino al punto da costringerlo a rompere un fidanzamento con una ragazza.
Inoltre lo chef ha aggiunto che il suo sogno era quello di aprire un ristorante in America del Sud. E che la vittima si era offerta di finanziarlo, con la promessa di compiere anche dei sopralluoghi per potere trovare il posto più adatto per l’apertura del locale. Ma Daniel in un secondo momento si è reso conto che l’amico non intendeva affatto fare affari insieme a lui e che intendeva soltanto sfruttarlo per i suoi piaceri.
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La situazione è molto complicata
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In un secondo momento l’omicida ha poi confermato di avere una relazione in corso con Arteaga, pur avendo negato la cosa in un primo momento. Le autorità thailandesi si sono messe in contatto con alcuni amici stretti dell’accusato, i quali hanno confermato che Daniel stesse effettivamente con il 44enne. Ma che il loro rapporto era caratterizzato spesse volte da dei litigi furibonde.
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La famiglia della vittima sarebbe stata all’oscuro della relazione e dei gusti di Arteaga invece. Riguardo al giovane assassino, la pena di morte è stata evitata grazie alla intercessione del governo spagnolo. Anche se la permanenza in carcere del giovane sembra sia molto difficile, con già alcuni soprusi come il taglio totale di capelli subito da altri galeotti con i quali condivide la sua cella.
