È successo tutti nel corso degli ultimi giorni e le indagini condotte dagli inquirenti hanno favorito l’arresto dello chef della Palermo bene per traffico di droga.
Il demone della droga continua a essere un reale problema anche nel campo della cucina, basti pensare all’importante testimonianza fatta da Gabriele Bonci libero dalla dipendenza.
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Questa volta, però, è avvenuto qualcosa di diverso dato che un famoso chef siciliano è stato arrestato con delle gravi accuse come cessione e vendita di droga. La notizia ha inevitabilmente creato clamore in tutta Italia, anche a seguito del coinvolgimento dell’ex Presidente dell’Assemblea regionale siciliana che attualmente risulta indagato.
Arrestato lo chef della Palermo bene
In queste ore, dunque, a lasciare sgomenti gli italiani è stata la notizia relativa all’arresto di un famoso chef palermitano realizzato dagli agenti di polizia, il tutto dopo un’attenta indagine coordinata dal Procuratore Maurizio De Lucia e dall’aggiunto Paolo Guido. A disporre l’arresto del famoso chef è stato il Gip Antonella Consiglio.
Nel mirino dell’indagine, così come rende noto la stampa nazionale, troviamo il cuoco Mario Di Ferro che durante gli anni di attività era diventato un punto di riferimento per la movida palermitana e non solo… dato che il suo ristorante avrebbe fatto da scenario a un clamoroso giro di droga scoperto dalle autorità, che ha condotto all’arresto di sei persone e numerosi indagati come il politico Miccichè.
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Nel mirino degli inquirenti lo chef e il politico
Dall’attività investigativa, come rende noto l’Agi, è emerso che Mario Di Ferro da tempo avrebbe gestito la vendita di sostanze stupefacenti tra i suoi clienti più facoltosi che oggi allo status sono indagati per i reati contestati.
A lasciare sgomenti troviamo il coinvolgimento nelle indagini anche dell’ex Presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giancarlo Miccichè. L’ex funzionario Ars ha già diramato una comunicazione alla stampa in risposta a quanto avvenuto chiarendo la sua posizione:
“Sono molto sereno. Ho la coscienza a posto. Escludo in maniera categorica che io mi muova in macchina con lampeggiante acceso. È un errore che ho fatto nella mia vita di cui sono pentito. Considero molto più importante nella mia vita essere stato onesto, non avere mai fatto del male a nessuno, nona aver mai rubato un centesimo. Poi ognuno di noi qualche errore nella vita lo ha fatto. L’importante è essere a posto con la propria coscienza, e io lo sono”.
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