Chef stellato cerca disperatamente personale, vecchia polemica, ristorante (stellato) diverso… ma problema sempre attuale. Lo stipendio alto non fa gola a nessuno?
Nel corso degli ultimi mesi hanno scatenato moltissime polemiche le dichiarazioni rilasciate da Alessandro Borghese in relazione alla ricerca del personale da inserire nel proprio team, insieme al fatto che molti giovani secondo avevano troppe remore sul tipo di lavoro da mettere in atto e pretendendo cose assurde.
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Questa volta a parlare della sua esperienza è lo chef Fabrizio Girasoli del ristorante stellato Butterfly Lucca.
“Cerchiamo personale di sala”
Una storia che ha davvero dell’incredibile, ancora una volta. Lo chef Fabrizio Girasoli ha da poco pubblicato un annuncio in riferimento alla ricerca di personale di sala per il Ristorante Butterfly che si trova nel cuore di Lucca, il quale ha conquistato anche una stella. Alla figura richiesta sarebbe garantito anche uno stipendio di 1900 euro, e il lavoro si svolge solo la sera.
A spiegare tutto nel dettaglio, lo chef Fabrizio Girasoli che a Il Corriere della Sera ha dichiarato: “Offriamo un lavoro stabile, assicurato e ben retribuito, ma non ci sta scrivendo nessuno, se non poche persone senza qualifica. Ovvero che non hanno mai lavorato in un ristorante. Stiamo offrendo 1.900 euro al mese per il futuro sommelier del locale e 1.600 euro al personale di sala, ma nessuno sembra veramente interessato”. Lo chef aggiunge anche: “Fino a pochi anni fa i curriculum piovevano a decine. Poi però qualcosa è cambiato”.
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“Il modo di pensare di tante persone è cambiato…”
Lo chef, dunque, spiega anche come tale problematica non riguarda solo i giovani in sé, ma anche chi è impiegato nel settore e che ha poi deciso di cambiare vita e non solo.
Sono numerosi i fattori di evoluzione sotto questo punto di vista e Fabrizio Girasole, argomenta il tutto così: “Il modo di pensare di tante persone, giovani e non solo, è cambiato. C’è, chi per scelta e chi per necessità, ha deciso di cambiare completamente stile di vita e oggi sembra non essere più interessato ad intraprendere un percorso professionale serio in un ambito che invece, al contrario, offre importanti margini di crescita per chi abbia competenza”.
Anche lo chef Fabrizio Girasoli per certi versi punta il dito verso il Reddito di Cittadinanza che secondo lui “non invoglia le persone a cercare lavoro”. Girasoli, infine, conclude così il suo racconto: “Mi pare che una volta ci fossero giovani disposti a fare la gavetta, mentre oggi si vorrebbe tutto e subito. C’è gente che non vuole lavorare di domenica, altra che non vuol lavorare di sera: da noi un cameriere inizia il turno alle 16 e lo finisce verso mezzanotte. Se uno ha voglia di uscire e andare a ballare avrebbe tutto il tempo che vuole per farlo”.
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