In Corea del Nord la vita procede in maniera parallela rispetto al resto del mondo. Ed un semplice hot dog è più pericoloso di qualsiasi arma esistente.
Tra i posto peggiori al mondo dove vivere c’è la Corea del Nord. Da decenni lo Stato asiatico si trova sotto al gioco della famiglia di Kim Jong-un e famiglia. Il padre di quest’ultimo, e prima ancora il nonno, sono stati detentori della carica di dittatore. Anche se loro si sono sempre fatti chiamare “Caro Leader”. E lì ogni cosa è vietata, ogni libertà, ogni contatto con il mondo. È vietato ascoltare musica, guardare film o fare altro che provenga dall’estero e che vada contro il regime in carica.
Ci sono pompose manifestazioni pubbliche atte a celebrare il potere assoluto di quell’uomo, con gigantografie ed avvenimenti che assecondano il culto del Caro Leader. Esattamente come Vladimir Putin ha preso a fare in Russia per accentrare e conservare sempre più potere. Questo è il modo di fare dei cosiddetti Stati canaglia, ai quali iscrivere pure l’Iran e la Siria, prima che il dittatore locale Bashar al-Assad venisse destituito. Tale modo di fare è tipico pure della Cina, dove Xi Jinping sa come fare per eliminare ogni voce di dissidenza. Ed allora viene da chiedersi quanto sarebbe bello e significativo addentare un hot dog in Nord Corea.
Corea del Nord, se cucini e mangi hot dog sei un terrorista
Invece niente: chi lo fa rischia di passare anni ed anni in carcere e di essere additato come un pericoloso terrorista. A riportare la cosa è il tabloid britannico “The Sun”, che riporta la ferma volontà di Kim Jong-un di volere annullare qualsiasi tipo di libertà e di contatto con l’Occidente. Ufficialmente però la scelta è stata motivata dalla volontà di volere preservare i costumi e le usanze locali.
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La stessa cosa la Corea del Nord l’aveva già fatta con i tteokbokki, degli gnocchi di riso conditi con una salsa piccante. E solo perché questo manicaretto è originario dell’odiatissima Corea del Sud. Invece l’hot dog incarna l’imperialismo yankee, degli altrettanto detestati Stati Uniti.
Carcere e pure lavori forzati
Si parla di condanne al carcere ed ai lavori forzati per chi dovesse trasgredire le direttive di Kim, sempre pronto anche a svelare al mondo di avere eseguito questo o quel test di lancio di missili nucleari.
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Intanto però metà della popolazione della Corea del Nord muore di fame. Ci sono poco più di 26 milioni di abitanti nel Paese ed il cinquanta per cento è affetto da malnutrizione. La Corea del Nord pensa solo ad armarsi e per niente a progredire, in quello che è un immenso parco giochi a disposizione di Kim.
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E cosa poteva esserci di meglio di un hot dog per rappresentare una alternativa alimentare a buon prezzo? Invece niente da fare. A Pyongyang e dintorni ci sarà ancora da patire la fame e l’oppressione, sperando che un giorno le cose possano cambiare in meglio.
