Tossinfezioni alimentari: allarme rosso in Italia, con oltre 8.000 casi all’anno, c’è un motivo più diffuso di altri alla base di ciò.
![Salmonella principale causa di tossinfezioni alimentari in Italia ogni anno](https://www.ricettasprint.it/wp-content/uploads/2024/06/Paramedici.jpg)
La sicurezza alimentare è una questione cruciale per la salute pubblica in Italia. Ogni anno, il nostro Paese deve fare i conti con oltre 8.000 casi di tossinfezioni alimentari, con la salmonella che si conferma come il principale responsabile.
Secondo i dati più recenti, il batterio della salmonella è alla base di circa 3.300 casi di intossicazione all’anno, seguita dalle infezioni da campilobacter (1.500 casi) e dall’escherichia coli produttrice di tossina (118 casi).
Numeri che ci ricordano quanto sia fondamentale prestare la massima attenzione alla sicurezza degli alimenti che consumiamo, considerando che facciamo in media 3 pasti al giorno.
Quando ingeriamo del cibo, questo viene elaborato dal nostro sistema gastrointestinale e assorbito dalla mucosa intestinale, che assorbe i nutrienti ma purtroppo anche eventuali microrganismi nocivi. È qui che possono svilupparsi batteri in grado di produrre tossine pericolose per la nostra salute.
Intossicazioni alimentari, attenzione soprattutto alla salmonella
![Salmonella principale causa di tossinfezioni alimentari in Italia ogni anno](https://www.ricettasprint.it/wp-content/uploads/2024/06/Tossinfezione-alimentare.jpg)
La salmonella, il batterio più comune nelle tossinfezioni alimentari, può essere presente in una vasta gamma di alimenti: uova crude o poco cotte e i loro derivati, latte crudo e prodotti caseari, carni e insaccati (soprattutto se crudi o non cotti in maniera adeguata).
E poi salse e condimenti per insalate, preparati per dolci, creme, gelato, frutta e verdura contaminati durante la lavorazione. Anche superfici e utensili, se non adeguatamente igienizzati, possono rappresentare un veicolo di contaminazione.
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Oltre alla salmonella, un altro batterio molto diffuso è il campilobacter, spesso legato al consumo di acqua o latte contaminati e di alimenti a rischio consumati crudi.
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Particolarmente insidiosa è inoltre l’infezione da escherichia coli produttrice di tossine, che può avere conseguenze più gravi soprattutto per i soggetti fragili. In questo caso, la prima regola di prevenzione è evitare categoricamente il consumo di cibi crudi. Gli alimenti vanno cotti ad almeno 70° per cinque minuti come minimo. In particolare la carne, in modo completo e non solo in superficie.
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Fondamentale anche prestare la massima attenzione all’igiene durante la manipolazione degli alimenti. Non utilizzare le stesse superfici e gli stessi utensili per cibi crudi e cotti.
Lavarsi bene le mani con il sapone dopo aver toccato carni crude, e fare attenzione a non contaminare rubinetti e altre superfici. Infine, non dimenticare mai di mantenere la catena del freddo per tutti i prodotti deperibili.