In tanti si pongono la seguente domanda: il cibo bruciato è cancerogeno? Le risposte e quali sono le precauzioni che non sapevate di ignorare.
Il cibo bruciato è cancerogeno oppure no? Per rispondere a questo interrogativo possiamo basarci su quello che ci dicono alcune osservazioni svolte appositamente e che vedono come protagonisti diversi soggetti di tutte le età.
La risposta alla domanda è: si, il cibo bruciato è cancerogeno e può davvero nuocere in maniera grave alla salute. Questo a prescindere da che tipo sia. Tanto la carne quanto il pane, se bruciati, fanno male perché sviluppano le medesime sostanze pericolose.
Ed anche una pizza od una torta cotte in maniera smodata possono avere lo stesso effetto. Quando questo avviene, negli alimenti bruciati sorgono alcune sostanze tossiche frutto della distruzione e della mutazione di quelle nutritive presenti in origine.
Il cibo bruciato è cancerogeno, le precauzioni da prendere
Occhio anche alla pasta, alle patate, ai biscotti ed ai cereali. In tutti quanti loro c’è l’amido, che non dovrebbe andare oltre i 120° per potere essere considerati sicuri. In caso contrario c’è il concreto rischio di vedere sviluppata la acrilammide, per l’appunto una componente potenzialmente cancerogena.
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Ma non sono il solo pericolo che può scaturire dal cibo bruciato. Infatti dai lipidi ecco venire fuori i perossidi e dalla carme le ammine eterocicliche. Le conseguenze gravi per la salute naturalmente possono manifestarsi nel medio-lungo periodo e qualora la cattiva abitudine risulti reiterata.
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Come porre rimedio? Come è facile immaginare, è sufficiente fare attenzione a cuocere i nostri alimenti nella maniera corretta. E qualora ci siano parti bruciate, queste vanno rimosse. Una attenzione particolare va posta però anche ai cibi fritti a partire dai 170° di temperatura, oltre che a cercare di preferire le friggitrici ad olio rispetto a quelle ad aria.