Corriamo ogni giorno un pericolo all’interno delle nostre abitazioni, e non ce ne rendiamo conto. Parliamo di cibo contaminato. Come evitarlo.
Cibo contaminato, questo è un rischio incontro al quale possiamo andare ogni giorno in casa. E non solo perché rischiamo di comprare qualcosa che ha subito un qualche tipo di inquinamento per diversi fattori.
Ad esempio tante volte sentiamo parlare di alimenti con al loro interno la presenza di batteri vari. Come ad esempio quello che provoca la Salmonellosi, o quello della Escherichia Coli. Oppure possono esserci dei casi di cibo contaminato da micotossine, e molto altro. Il fatto però è che queste contaminazioni possono avere luogo anche in casa nostra.
Bisogna osservare delle semplici regole per far si che ciò che mangeremo di lì a breve sia assolutamente salubre. Allo scopo di evitare di avere a che fare con del cibo contaminato, possiamo preservalo al massimo impedendo la proliferazione di batteri. Addirittura gli alimenti si possono sanificare, come se fossero delle superfici a tutti gli effetti.
E possiamo procedere anzitutto con la detersione, ovvero con la eliminazione di residui superflui quali pezzi di scarto della carne o liquidi considerati non commestibili, come il sangue animale e certe parti di grasso.
Cibo contaminato, come evitare i rischi
C’è anche la disinfezione, che è il processo tramite il quale sterminare ogni batterio. E che ha luogo essenzialmente con la cottura ad una temperatura minima di 70°. Da questo punto a salire nessun microrganismo riesce più a sopravvivere infatti.
Va detto che anche sanificare le superfici e gli accessori della nostra cucina, come piano cottura, tavolo, piano cucina, stoviglie, piatti, pentole, spugnette e rubinetteria, contribuisce a fare abbassare in maniera sensibile il rischio di incappare in del cibo contaminato.
Inoltre la differenza in negativo la fa anche il fatto che alcune persone non lavano le mani sia prima che dopo avere maneggiato del cibo da cucinare. E che risulta essere particolarmente sensibile alle contaminazioni batteriche, come la carne di pollo.
Lavare le mani solamente prima o dopo l’aver maneggiato gli alimenti, o non farlo affatto, favorisce il diffondersi ed il moltiplicarsi dei germi. Anche le posate vanno usate una sola volta a contatto con la carne cruda, ad esempio. Poi vanno tassativamente rimpiazzate con altre pulite.
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I metodi consigliati per debellare germi, batteri e microrganismi vari
Occhio anche alle spugnette. Non teniamole mai per giorni e giorni ma sostituiamole alquanto spesso, almeno ogni settimana. E non usiamole per fare più operazioni. Una ad esempio teniamola per le stoviglie, un’altra per i rubinetti. Per sanificare posate e stoviglie varie laviamole con acqua calda dopo avere rimosso i residui grossi di sporco.
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Per togliere quelli che restano sgrassiamoli con appositi detersivi, oppure impiegando aceto, bicarbonato e succo di limone. Il tutto con acqua calda ad almeno 45°. E strofiniamo per bene, infine risciacquiamo e lasciamo ad asciugare.
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Per quanto riguarda altro, come le spugnette, i panni della cucina, le spazzole, i taglieri…lasciamoli a mollo per una decina di minuti con della candeggina e risciacquiamo. Vanno bene anche i già citati succo di limone, bicarbonato ed aceto, che non sono di derivazione chimica come il detersivo.
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