Il legame tra cioccolato e metalli pesanti vede un nome italiano pregiatissimo coinvolto. La spiegazione sul come e sul perché è successo.

Cioccolato e metalli fondenti, primato per un marchio italiano
Cioccolato fondente (Ricettasprint.it)

Cioccolato e metalli pesanti, la problematica c’è ed è Consumer Reports a parlarne. Si tratta di una organizzazione no profit che è attiva negli Stati Uniti e che ha fornito una classifica di quelli che sono i nomi più e meno affidabili da questo punto di vista. Purtroppo al primo posto della classifica che riguarda cioccolato e metalli pesanti si trova un marchio italiano. Per metalli pesanti si intendono soprattutto cadmio e piombo.

Ed i livelli massimi di presenza di queste sostanze a volte vengono anche superate. Ad esempio lo Stato della California ha stabilito che, per quanto riguarda il piombo, non bisogna oltrepassare la misura di 0,5 mcg da assumere al giorno. E per il cadmio la misura non deve superare i 4,1 mcg al giorno. Le rilevazioni compiute da Consumer Reports però riferiscono che più dell’80% del cioccolato preso in disamina non rispettava queste indicazioni.

Cioccolato e metalli pesanti, qual è la marca italiana interessata

Cioccolato e metalli fondenti, primato per un marchio italiano
Cioccolato fondente (Ricettasprint.it)

In base a quanto riferito da questa associazione, il Cioccolato Perugina Fondente Nero, sia nelle versioni all’85% che al 70%, eccede più di tutte le altre marche esaminate tali misure. Nestlé, che detiene il marchio Perugina, interpellata sulla questione ha parlato di applicazione alla lettera delle regole per fornire ai propri consumatori dei marchi di qualità.

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E questo comporta l’attuazione di test sulla qualità delle materie prime impiegate per potere avere dei prodotti finali conformi a quelle che sono le norme di sicurezza vigenti.

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Perché succede questo

Questa presenza in eccesso di metalli pesanti nel cioccolato fondente è dovuta al cacao, le cui piante tendono ad assorbire tanto cadmio dal suolo. La cosa finisce con il versare nelle fave delle quantità ingenti dello stesso.

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Per quanto riguarda il piombo, l’accumulo interessa invece l’involucro esterno e poi il metallo confluisce nel cacao in seguito al necessario processo di essiccamento al Sole. Per potere stare al riparo da eventuali conseguenze occorre non esagerare con il consumo settimanale di cioccolato fondente.