Non è la prima volta che succede: clienti di un ristorante mangiano e fuggono senza pagare il conto. Questa volta però la storia ha un epilogo veramente vergognoso e vede vittima una giovane dipendente.
Tiene banco ormai da mesi la polemica relativa alla mancanza di personale nelle strutture ricettiva che siano alberghi oppure ristoranti e locali.
La paga bassa, spesso senza usufruire di contratti a norma oppure addirittura in assenza di accordi scritti, senza tutela e con orari massacranti certamente non aiuta nella ricerca.
Alle spalle del mondo della ristorazione ci sono moltissime dinamiche di ci la maggior parte di coloro che ne usufruiscono non sono a conoscenza. In particolare in questo ultimo periodo, con l’aumento indiscriminato dei costi dell’energia si è travolti da una pericolosa ondata di sofferenza. Non sempre i guadagni consentono di andare avanti e se non verranno adottate a stretto giro misure opportune, certamente tante piccole realtà subiranno il fallimento.
Una situazione decisamente penosa che punta le luci sulla vita concreta della categoria, molto spesso condannata senza sapere cosa c’è dietro. In circolo vizioso di sofferenza che coinvolge tutti gli operatori del settore, si insedia una vicenda che ha veramente dell’incredibile. Da un lato è comprensibile cercare solidarietà nei propri dipendenti quando si affrontano momenti di difficoltà. Ben lontano invece è il provvedimento adottato dal titolare di un noto locale per sopperire al mancato guadagno della serata.
Scappare via senza pagare il conto è diventata una brutta abitudine. Anche prima si verificavano situazioni simili, ma senza dubbio negli ultimi tempi si è trasformata quasi in una sfida da mettere in pratica, spesso anche filmandosi per condividere sui social. Non sempre si riescono ad individuare i responsabili ed è quello che è accaduto nel caso in esame. In cui il titolare non si nemmeno preso la briga di esaminare le telecamere di sorveglianza per risalire alla coppia ‘maleducata’, avendo imposto a prescindere una regola valevole per tutti i dipendenti. Ogni volta in cui si verifica un episodio simile infatti, sono loro a doversi rimettere economicamente o lavorando gratuitamente fino a restituire il guadagno mancato o pagando concretamente di tasca propria. Di recente un collega della protagonista della vicenda, ha dovuto sborsare al proprietario del ristorante circa novanta euro a saldo di un conto non pagato.
A raccontare il fatto nel dettaglio è la madre della cameriera, vittima dell’ingiustificato provvedimento. Lo ha fatto ad una radio locale del suo paese, ma in breve la faccenda è diventata di dominio nazionale alzando a giusta ragione un polverone mediatico. Semplicemente la giovane è stata costretta dal titolare a pagare il conto in luogo dei clienti fuggiti via. “E’ folle far pagare a lei la disonestà di qualcun altro” si è sfogata la donna, riscontrando la solidarietà di moltissimi ascoltatori che hanno affollato i social con post e messaggi di sdegno. La denuncia per ora soltanto verbale, potrebbe diventare presto formale: la signora si è infatti riservata di rivolgersi al Tribunale per dirimere la questione.
Certamente bisognerà aspettarsi a breve un intervento della Workplace Relations Commission (WRC), un ente statale irlandese che svolge un ruolo simile ai tribunali del lavoro nel Regno Unito. Il reato che si prospetta a carico del datore di lavoro è quello di sfruttamento, ma senza dubbio la questione andrà ben oltre dopo l’impatto fortissimo avuto a seguito del racconto riportato dall’Irish Mirror. Non diversa è la situazione in Italia, in cui andrebbe monitorata maggiormente la situazione per evitare speculazioni indebite come questa che purtroppo, come raccontano in tanti, sembrerebbero essere all’ordine del giorno.
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