Una rivoluzione è in arrivo: il codice a barre si prepara ad andare in pensione. Tra non molto tempo verrà sostituito da un altro metodo.

Il codice a barre va in pensione e fa posto al QR code
Codice a barre su una confezione di carne sigillata (Ricettasprint.it)

Codice a barre, è stato bello ma tutto ha una fine. Il mondo della grande distribuzione si prepara a una svolta epocale. Dopo oltre 50 anni di dominazione, il codice a barre sembra destinato a essere sostituito da una nuova tecnologia.

Secondo una recente dichiarazione congiunta, ben 22 aziende leader del largo consumo a livello mondiale hanno deciso di promuovere l’adozione su larga scala di un nuovo sistema di tracciatura dei prezzi entro il 2027. E non è che manchi poi così tanto.

Tra i marchi coinvolti troviamo nomi del calibro di Barilla, Nestlé, Alibaba.com e Carrefour. Questo cambiamento rivoluzionerà l’esperienza di acquisto dei consumatori. Mentre il tradizionale codice a barre serve esclusivamente a identificare e tracciare il prodotto, il nuovo metodo individuato promette di offrire molto di più.

In che cosa consiste questa introduzione che tra appena qualche anno farà la propria comparsa tra gli scaffali dei supermercati e dei discount presso i quali siamo abituati a fare la nostra spesa settimanale?

Codice a barre addio, da cosa verrà sostituito

Il codice a barre va in pensione e fa posto al QR code
Un QR code (Ricettasprint.it)

La nuova tecnologia individuata è quella del QR code. I codici QR standard GS1 diventeranno molto più diffusi. Basterà infatti inquadrare il codice con il proprio smartphone per accedere a una mole di informazioni prima inaccessibili.

Informazioni sulla provenienza, gli ingredienti, l’impronta di carbonio e anche indicazioni su riciclo e riutilizzo degli imballaggi. Un vero e proprio salto verso una maggiore trasparenza e consapevolezza d’acquisto.

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Non solo. I QR code potranno anche contribuire a migliorare la sicurezza alimentare, fornendo dettagli su allergeni, valori nutrizionali e date di scadenza. Un vantaggio sia per i consumatori che per i produttori, che potranno comunicare in modo più efficace e immediato.

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Il passaggio al nuovo sistema non sarà indolore. Retailer e produttori dovranno adeguare i processi e gli strumenti per sfruttare appieno le potenzialità offerte dai QR Code. Ma il gioco sembra valere la candela: entro il 2027, il codice a barre potrebbe diventare un ricordo del passato, lasciando spazio a una nuova era di acquisti smart e consapevoli.

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Tra l’altro già da tempo il QR code viene impiegato nei ristoranti per dare modo ai clienti di accedere più velocemente al menù. Basta inquadrare il quadrato con tutti quei segni incomprensibili con la fotocamera del proprio smartphone ed è fatta.