C’è un caso di colera in Puglia con le autorità interessate che sono al lavoro per capire le cause di tutto ciò. Ricoverato l’individuo infettato.
Un caso di colera in Puglia sta preoccupando non poco le autorità Sanitarie in Puglia, con il caso che è seguito dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Regione e della attigua Basilicata. Con accertamenti in corso ed una indagine in atto in relazione a quanto sta accadendo. A restare contagiato è un uomo, e gli sforzi di tutti i soggetti citati si stanno concentrando su quanto questa persona ha bevuto e mangiato nel corso degli ultimi giorni.
L’uomo è un anziano di 70 anni, ed anche in virtù della età relativamente avanzata si suppone che questo caso di colera in Puglia abbia avuto luogo. Le persone anziane sono purtroppo sempre tra i soggetti più a rischio. Attualmente questo individuo è ricoverato in isolamento all’interno del reparto Malattie Infettive dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Il primo sintomo accusato era stata una gastroenterite molto forte.
Colera in Puglia, acqua e cibo sotto osservazione
Dopo essere stato sottoposto agli esami di rito in corso, i medici del nosocomio salentino si sono resi conto che era in atto un contagio da colera. Cosa confermata anche dal Dipartimento di Prevenzione. Non si sa ancora se il colera in corso sia di una variante tossigena oppure no, e quindi non pericolosa oppure no. Anche i parenti stretti del settantenne sono stati sottoposti sotto osservazione. Per fortuna comunque l’uomo versa in buone condizioni di salute.
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Le analisi preliminari hanno messo in luce anche un altro aspetto. E cioè, che in relazione a quanto ingerito in questi giorni, gli alimenti mangiati sono considerati a rischio. Mentre l’acqua bevuta sarebbe risultata non proveniente dal locale acquedotto. Va detto che, a metà luglio 2023, c’era stato anche un altro precedente, sempre in relazione ad un anziano, a Cagliari, in Sardegna.
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Quali sono i sintomi del colera
I sintomi più noti del colera sono rappresentati da manifestazioni che possono fare pensare, in un primo momento, a delle problematiche legate all’apparato digerente. E quindi possono verificarsi:
- diarrea;
- vomito;
- nausea;
- dolori addominali;
- disidratazione;
- febbre.
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Come in tanti casi di contaminazione batterica e di microrganismi nocivi, la principale causa di contagio arriva da carni crude o poco cotte che vengono ingerite. Per evitare tutto ciò occorre cuocere questa tipologia di cibi a 70° per 5′.
