Le conseguenze del mangiare una pietanza così edulcorata ha delle conseguenze gravissime. Chi è che ha messo la colla sulla pizza.

Colla sulla pizza, Gemini realizza la più tossica delle ricette: la IA di Google bocciata
Pizza margherita (Ricettasprint.it)

Colla sulla pizza, la situazione non è certo di quelle che vorremmo vivere. Accorgersi della presenza di qualcosa di tossico e di nocivo per la salute su di un piatto commestibile potrebbe avere dei risvolti pericolosi.

Qualora dovesse accadere qualcosa del genere, che sia la presenza di colla sulla pizza oppure della soda caustica scambiata per una bevanda, bisognerà subito allertare il pronto soccorso e recarsi lì. Oppure sollecitare l’intervento di una ambulanza.

Per fortuna però quella che stiamo riportando in relazione a della colla sulla pizza non fa riferimento a niente di pericoloso accaduto in queste ore. Si tratta infatti di una clamorosa svista fatta da chi questi scivoloni non dovrebbe compierli.

La brillante idea di mettere la colla sulla pizza viene direttamente da Gemini, ovvero l’intelligenza artificiale di Google nonché dalla principale fonte di informazioni del pianeta. Ma procediamo con ordine e cerchiamo di capire come l’umanità sia arrivata nel 2024 a discutere del fatto che sia opportuno o meno mettere della colla sulla pizza.

Colla sulla pizza, la IA di Google dà i numeri

Colla sulla pizza, Gemini realizza la più tossica delle ricette: la IA di Google bocciata
Colla (Ricettasprint.it)

Si è tenuta da poco la conferenza Google I/O 2024, l’evento annuale più importante per la casa di Mountain View. Quest’anno il tema non poteva essere che quello dell’intelligenza artificiale, di cui si parla da tempo in tanti ambiti.

E proprio su questo palco il CEO Sundar Pichai ha presentato AI Overview, implementazione del modello di AI di Google, denominato Gemini. Con lo stesso motore di ricerca.

Operazione che ha l’obiettivo di fornire agli utenti risultati di ricerca più conversazionali rispetto agli elenchi di link a cui siamo abituati. Com’era lecito aspettarsi molti sono corsi a provare questa novità, con risultati tanto esilaranti quanto preoccupanti.

L’intelligenza artificiale di Google ha restituito dei consigli di alimentazione sballati quali “Dovresti mangiare almeno una piccola pietra al giorno, è una fonte di minerali e vitamine”. “Pulisci la lavatrice mescolando candeggina e aceto bianco” (forma un gas nocivo a chi lo inala, n.d.r.)”.

Infine, arriviamo a quello che è l’ormai notorio suggerimento di mettere la colla nella pizza, precisamente da mescolare nella salsa. Per evitare che la mozzarella scivoli via. Queste sono solo alcune delle cantonate che hanno suscitato l’ilarità degli utenti. Fenomeno a dire la verità non isolato e spesso passaggio umiliante ma obbligato nell’evoluzione di questi modelli.

Come è possibile che una IA si comporti così

Ci era passato a febbraio anche l’altrettanto famoso Chat GPT, con relativo crollo in borsa. La fonte dell’allucinazione della pizza sembra essere Reddit, sito basato su community da cui Gemini ricava dati, il che di per sé non è certo un male.

Reddit è spesso fonte di informazioni approfondite e preziose, ma è appannaggio degli utenti più smaliziati, che sappiano orientarsi tra meme e umorismo internettiano.

Katie Notopoulos, una editor di tecnologia del Business Insider, ha deciso di sacrificarsi per la scienza ed ha preparato e mangiato (due bocconi, ma tant’è) la pizza alla colla secondo la ricetta di Google, premurandosi ovviamente di usare una colla per quanto possibile non tossica, e di sottolineare ad ogni occasione che la cosa non è sicura e di non rifarla a casa.

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Con pasta già fatta comprata al supermercato, marinara cheap ed una mozzarella pre-grattugiata che non avrebbe avuto nulla da invidiare alla colla, il risultato non poteva certo ambire ai Masanielli, ma si trattava ovviamente di una boutade.

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Non dobbiamo dimenticare però che al mondo esistono pur sempre i TikToker, gente a cui bisogna spiegare – tra le altre cose – che inzuppare il cibo nell’acqua di mare non è salutare, che miscelare succo d’arancia e caffè genera una schifezza imbevibile e che bollire il pollo nello sciroppo per la tosse…vabbè avete capito.

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Per soggetti del genere trovare certe informazioni su Google significa staccare immediatamente un biglietto di sola andata per i Darwin Awards, e forse non è un male.