In che maniera andrebbe fatta la cosa: come conservare il guanciale a seconda della sua tipologia. Ad esempio se è stagionato oppure no.
C’è una tendenza diffusa per la quale la maggior parte delle persone sa per sommi capi cosa sia la pancetta ma ha invece qualche subbio sul guanciale. Entrambi si ricavano dal maiale, con la pancetta che proviene dal ventre.
Del resto il nome non trae affatto in inganno e lascia intuire bene la cosa. Per quanto riguarda il guanciale, esso arriva invece dalla guancia dei suini. Ed anche in questo caso c’è il principio del “nomen omen”, del nome che rispecchia in tutto le caratteristiche dell’oggetto della nostra discussione.
Viene fatto stagionare, è molto grasso ed è proprio questa caratteristica a conferire al guanciale un sapore differente dalla pancetta o da altro. La stagionatura avviene a crudo e dura in media per due mesi, con una lavorazione caratterizzata da diversi step.
Non è infrequente trovare del guanciale arricchito dai più vari aromi. Inutile dire che questo è anche l’ingrediente che caratterizza una Carbonara o una Amatriciana come si deve. La conservazione dipende dal tipo di salume. Infatti oltre a quello stagionato lo stesso può essere anche fresco o cotto.
Come conservare il guanciale, fai così a seconda del tipo
A durare di più sono comunque quelli sottoposti a stagionatura, da tenere in un luogo asciutto e pulito, oltre che bene al riparo da fonti dirette di calore. Quello fresco va invece tenuto in frigo a 4° e se ne consiglia il consumo entro tre giorni, anche quattro.
Anche quello intero va consumato il prima possibile. La conservazione in frigo richiede di avvalersi di pellicola trasparente entro cui avvolgere il salume.
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Meglio invece evitare di congelarlo perché questo richiederebbe il togliere tutte le parti grasse. Ovvero il meglio. Ciò è dovuto dal fatto che tale componente è anche quella che deperisce molto più in fretta.
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I guanciali in frigo devono restare a massimo 4° se appena affettati e vanno conservati entro un giorno. Quelli sottovuoto o tagliati in tranci possono restare invece anche per due mesi in frigorifero.
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Segui queste indicazioni per garantire a te stesso la massima sicurezza e per potere portare a tavola quando serve un prodotto capace di conservare il massimo sia in termini di sapore che di sicurezza.