Vi spieghiamo oggi come cuocere i ceci secchi e precotti per ottenere un risultato perfetto in termini di gusto e morbidezza. Trucchetti facili ed alla portata di tutti!
Nel realizzare le ricette che contengono legumi, il più delle volte si utilizzano legumi secchi o precotti in lattina che sono sempre facilmente reperibili e spesso anche più economici delle varianti fresche. Inutile dire queste ultime assicurano un sapore ben diverso ed un contenuto di fibre e proteine ovviamente più alto. Però tante volte c’è da fare i conti anche con il tempo sempre tiranno, soprattutto quando si hanno impegni di lavoro o le faccende da sbrigare. In questo caso la soluzione è sempre quella che concede massimo risultato con il minor sforzo possibile. C’è da considerare però che i legumi secchi rispetto alla variante in barattolo precotta sono qualitativamente più buoni, quindi preferibili da utilizzare. Vediamo ora nello specifico come fare per assaporare al meglio un piatto creato utilizzando questi alimenti secchi.
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Come cuocere i ceci secchi e precotti | Trucco per farli morbidi
Uno dei legumi più amati è il cece, il cui sapore neutro e simile a quello della patata consente di somministrarlo anche più facilmente ai bambini, in genere restii a mangiarli. Quando si vogliono cucinare i ceci in primo luogo bisogna prestare attenzione alla qualità del prodotto che andiamo ad acquistare. Le più note marche in commercio spesso assicurano la provenienza biologica ed anche una certa attenzione nel processo di lavorazione della materia prima. Tuttavia molti buoni negozi al dettaglio di frutta e verdura dispongono di produzioni proprie che spesso sono qualitativamente migliori di quelle della grande distribuzione. Per questo motivo, se avete un riferimento di fiducia, preferite sempre gli acquisti a chilometro zero. Otterrete due ottimi risultati: contribuirete alla valorizzazione dei prodotti del territorio e porterete in tavola qualcosa di sicuramente genuino.
Una volta acquistati i ceci secchi, bisogna ora procedere per la reidratazione. Quest’ultima richiede dei passaggi specifici per non incidere negativamente sul risultato finale. La quantità ideale è di novanta grammi a persona se mangiati senza carboidrati. Diversamente, in caso di pasta o crostini di pane, bisognerà scendere a sessanta grammi a persona circa. Il primo passaggio da compiere è ripulire i legumi da eventuali impurità quali terriccio, polvere e simili. Poi è necessario scartare quelli che mostrano segni di deperimento oppure hanno colorazione strana o presentano macchie.
Fatto ciò è giunto il momento di metterli in ammollo. L’acqua dovrà essere fredda e dovrà ricoprirli completamente.
Un segreto della nonna prevede l’aggiunta di sedano, carota e cipolla a pezzi per ‘aromatizzare’ il prodotto finale. Il tempo di reidratazione varia dalle 10/12 ore fino alle 24 ore. Se non diversamente specificato sulla scatola ovviamente, maggiore sarà questa fase più tenero sarà il legume. Attenzione però a cambiare periodicamente l’acqua. Infatti uno degli errori più frequentemente compiuti è quello di lasciare i legumi nello stesso liquido per tutta la durata della reidratazione, con un conseguente cattivo odore di ‘marcio’.
L’acqua infatti tende a far fermentare i legumi secchi: per questo il liquido di norma va cambiato ogni otto ore oppure ogni quattro a seconda del tempo richiesto per la idratazione. Esso va sostituito con acqua fresca corrente ovviamente a ricoprire completamente i legumi. Una volta terminata la reidratazione, scolate e sciacquate con abbondante acqua corrente. Sgocciolate e versate in una pentola, poi ricoprite con acqua e accendete a fuoco dolce.
Ecco il trucco della nonna per avere ceci molto morbidi!
Il trucco della nonna per avere dei ceci molto morbidi è quello di sciogliere un cucchiaino raso di bicarbonato nell’acqua di cottura e non aggiungere assolutamente il sale, se non alla fine. Ciò perché se aggiungeste invece il sale all’inizio della preparazione, otterrete invece un effetto inverso ovvero quello di un maggiore indurimento della buccia esterna. Cuocete a fuoco basso seguendo le indicazioni del produttore, ma in genere andranno avanti per un tempo non inferiore ai cinquanta minuti. Al termine conditeli come preferite e gustateli. Considerate che più sarà lunga e lenta la cottura, maggiore sarà la morbidezza dei ceci che risulteranno quasi cremosi e molto saporiti.
I ceci precotti invece sono già stati sottoposti a cottura che sia a vapore o ebollizione, per cui sottoporli ad un processo simile potrebbe causare una perdita di sapore non indifferente. Per questo motivo andranno intanto sgocciolati molto bene dall’acqua di conservazione, poi verranno consumati preferibilmente a crudo. Quindi sono ideali ad esempio per insalate fresche oppure, in caso voleste gustarli caldi la soluzione migliore è cuocerli in umido. Quindi con un base di soffritto particolarmente saporita fatta di carote, sedano, cipolla e pomodoro che vada ad aggiungere gusto e non impoverire il legume. Perciò preferite sempre cotture brevi che non vadano appunto a far perdere eccessivamente le qualità organolettiche dei ceci.
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