La procedura da corretta su come cuocere la pasta con la cottura passiva. Fai in questo modo per limitare i consumi.
Come cuocere la pasta? La procedura è semplicissima e nota a tutti. Basta mettere l’acqua a bollire in una pentola e poi versare all’intero quel che vogliamo preparare, coprire con un coperchio ed aspettare quel poco che basta.
Poi ci sono anche alcuni piccoli accorgimenti per perfezionare il procedimento che riguarda il come cuocere la pasta. Per esempio, in base anche allo spessore della pasta poi occorre lasciare la pasta in attesa nella pentola per alcuni minuti, prima di scolare.
Ma sul come cuocere la pasta torna molto utile anche conoscere come possiamo fare per risparmiare. Perché è possibile riuscire a raggiungere quello che è il nostro obiettivo finale anche risparmiando sul tempo di impiego del gas.
In questo senso arriva in nostro soccorso quella che viene chiamata “cottura passiva”. Una cosa della quale si è parlato un bel po’ anche in maniera divertita alquanto di recente. Era stato il fisico e premio Nobel Giorgio Parisi ad illustrare quella che è la procedura corretta da seguire.
Come cuocere la pasta, la cottura passiva funziona
In realtà però si tratta di un qualcosa che era già noto in passato. Basta chiedere ai nostri nonni per avere conferma. Quel che serve fare anzitutto è impiegare poca acqua, cosa che pure migliora la cottura di qualsiasi tipo di pasta.
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Ce ne serve una quantità pari ad appena 1,2 litri per 500 grammi di pasta. Mettiamo tutto insieme in una pentola, aggiungendo un pizzico di sale, e poi facciamo cuocere per giusto due o tre minuti. Quindi spegniamo il fuoco ed aspettiamo per una decina di minuti. Dovremo sempre avere il coperchio applicato sulla pentola.
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Con la cottura passiva dobbiamo calcolare un tempo che sia uguale a quello che è il minutaggio indicato sulla confezione della pasta. Più che sul gas si risparmia non poco su quelle che sono le emissioni di anidride carbonica, cosa che è altrettanto ottima.
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Mentre in quanto a gas il risparmio effettivo ammonta a circa due metri cubi di gas ogni anno, per quello che è un quantitativo che equivale a quattro docce alla settimana ed a tre euro all’anno.