Come fare il brodo di carne perfetto? Ecco la ricetta ed i trucchi della nonna per un manicaretto a regola d’arte da gustare ben caldo in questi primi freddi autunnali.

Come fare il brodo di carne ricetta e trucchi della nonna ricettasprint

 

Il brodo di carne è una delle più corroboranti soluzioni per affrontare il freddo e per porre rimedio alla consueta inappetenza che accompagna i primi malanni. Un vero e proprio toccasana tramandato dalle nostre nonne per farci sentire meglio quando i sintomi dell’influenza o del più semplice, ma fastidioso, raffreddore ci rendono fiacchi. Una delle ricette della tradizione contadina tra le più semplici ed anche tra le più apprezzate. Ogni regione ha delle sue preparazioni caratteristiche che si differenziano per i tagli di carne da utilizzare oppure per gli aromi impiegati. Tuttavia ciò che rende un brodo di carne veramente perfetto è la cura nel realizzarlo. Partendo con l’idea di un piatto poco elaborato infatti, spesso si incorre in errori che rendono il risultato finale ben lontano dalle aspettative.

Nutriente e saporito, si sposa a meraviglia con la pasta ripiena, consegnando un primo piatto eccellente in pochi e semplici passi. Passi che però, tante volte, non vengono eseguiti nel modo corretto andando a rovinare in modo irrimediabile il gusto della nostra preparazione. Vediamo insieme dunque quali sono i trucchi della nonna per evitare di rendere il nostro brodo di carne ben lontano dal sapore caratteristico e deciso che abbiamo imparato ad amare.

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Come fare il brodo di carne | Ricetta e trucchi della nonna

Il primo sbaglio che tanti commettono è quello di ritenere questa pietanza una soluzione dell’ultimo minuto quando si hanno degli ingredienti in frigorifero da smaltire. Con la conseguenza che, in questo caso, gli errori di duplicano. Infatti da un lato c’è la fretta che anima la preparazione del pranzo e dall’altro la scelta sbagliata delle materie prime. C’è un criterio specifico nell’acquisto dei prodotti che andranno a comporre il nostro piatto e non è mai lasciata al caso.

La nostra tradizione gastronomica antica è molto rigida al riguardo, come questi due errori comuni insegnano. Infatti in primo luogo va specificato che il brodo di carne dovrebbe cuocere dalle due alle quattro ore a fuoco dolce, per consentire a tutti i nutrienti di penetrare gradualmente nell’acqua in ebollizione. Inoltre occorrerebbe far riposare la nostra pietanza almeno mezz’ora dopo lo spegnimento dei fornelli, al fine di rendere il gusto finale più ricco e genuino. In secondo luogo e non meno importante, è la prima accennata regola a cui si deve improntare la nostra spesa.

Gli ingredienti: quelli che avete in frigorifero non vanno bene

Più gli ingredienti saranno freschi, maggiore sarà il sapore finale della ricetta. Dite addio dunque agli scampoli di carote, cipolla, sedano o carne che conservate da tempo in frigorifero e che non sapete come riciclare. Ovviamente non andranno gettati, ma certamente non utilizzati per un buon brodo di carne. Un campanello d’allarme sulla buona riuscita del nostro brodo è la sua consistenza. Quella tradizionale è piuttosto densa e corposa, il che indica che la vostra preparazione è stata eseguita nel modo giusto. Se fosse troppo ‘liquida’ invece probabilmente avrete prolungato troppo la cottura o utilizzato ingredienti ‘vecchi’. In quest’ultimo caso alcuni suggeriscono di fare ricorso ad un rimedio che però non aiuta a rimediare in termini di bontà. In genere infatti quando una preparazione risulta troppo ‘acquosa’ si aggiungono agli ingredienti delle patate.

Come renderlo più leggero con un piccolo trucco

Nel caso del brodo di carne si tratterebbe invece di un errore grossolano che andrebbe ad inficiare ancor di più la buona riuscita del piatto. Il motivo è ben preciso: l’amido contenuto nelle patate ‘sporcherebbe’ la preparazione, andando a coprire completamente i sapori. Infine nella credenza abbastanza comune che il brodo di carne sia troppo calorico, tanti eliminano la parte grassa che in genere affiora in superficie durante la cottura o dopo il ‘riposo’ del brodo. Una pratica messa in atto spesso e in realtà solo parzialmente errata. E’ giusto infatti eliminare le impurità che risalgono, ma lasciare che un po’ dei grassi della carne rimangano nel brodo consente di rendere più ricco il sapore finale. Se invece volete una preparazione più ‘light’, potete anche rimuovere tutto il grasso della carne ed aggiungere un filo di olio extra vergine d’oliva all’ultimo.

La ricetta tradizionale della nonna del brodo di carne

Prepariamoci ora a mettere in pratica i trucchi suggeriti e realizzare un perfetto brodo in cui tuffare magari dell’ottima pasta fresca ripiena fatta in casa. Il ripieno di carne ovviamente è quello che si sposa meglio, ma anche la ricotta può andar bene. Ancora ideale, in particolare se volete proporlo ai bambini, è la pasta all’uovo di dimensioni piccole come i quadrucci. Una bella spolverata di buon parmigiano reggiano grattugiato e la bontà è servita in tavola!

Ingredienti

8 litri di acqua
500 g bianco costato di manzo
250 g cipolla
500 g polpa di spalla di vitello
500 g ginocchio di vitello
50 g porro (solo la parte verde)
500 g alette e schiena di pollo
250 g cipolla (intera e con la buccia)
4 coste di sedano
8 carote
5 pomodori da sugo
Una foglia di alloro
Un ciuffo di prezzemolo
10 g di pepe nero in grani
Una presa di sale grosso q.b.
120 ml di olio extra vergine d’oliva

Come cuocere il brodo di carne

Lavate bene le verdure e gli aromi e versate tutti gli ingredienti in una pentola molto capiente. Coprite e portate ad ebollizione, poi riducete la fiamma al minimo e lasciate aperto uno spiraglio per evitare che il vapore faccia fuoriuscire il brodo. Come anticipato, il brodo dovrà cuocere gradualmente per circa quattro ore a fuoco dolce. Salate soltanto alla fine, quando si sarà ristretto. Diversamente il sapore, già abbastanza concentrato, potrebbe essere rovinato da una inutile aggiunta di sapidità. Purificate il brodo ogni tanto durante la cottura e filtratelo in un colino a maglia fitta oppure lasciatelo raffreddare ed eliminate il grasso una volta solidificato. Come consigliato, lasciarne una piccola quantità per dare maggiore gusto oppure aggiungere un filo di olio extra vergine di buona qualità.

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