È cominciata la stagione del tartufo, quindi prestiamo attenzione e non farci ingannare sfruttando questi tre utili consigli che ci aiuteranno nell’acquisto.
Possibile negare come il tartufo si è in grado di stuzzicare i palati più sopraffini, dato che il suo gusto è richiesto per arricchire numerose pietanze e la sua ricerca può diventare davvero molto preziosa.
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Basti pensare alle aste che vengono istituite di anno in anno, le quali permettono gli appassionati di accaparrarsi i pezzi più esclusivi. Inoltre, facciamo riferimento ad un alimento prediletto anche dal re Carlo III in persona, tanto che lo chef Giorgio Locatelli ogni anno in vista del Natale far recapitare al sovrano un esemplare italiano di tartufo.
Non farti ingannare quando incontri il tartufo
Come abbiamo avuto modo di spiegare l’inizio del nostro articolo e cominciato ufficialmente la stagione del tartufo, il quale sta già arricchendo numerose pietanze degli italiani e non solo. Inoltre, gli appassionati del genere sono già alla ricerca di questo alimento prezioso in giro per le montagne italiane affidandosi ai loro fedeli amici a quattro zampe in grado di sentirne l’odore anche a distanza.
È giusto ricordare che nel momento in cui parliamo del tartufo facciamo riferimento a un fungo che appartiene al genere del tuber, anche se ne esistono numerose varietà. il tartufo viene usato in cucina per molteplici scopi, oltre che per arricchire i vari alimenti è considerato ricco di antiossidanti in grado di rallentare l’invecchiamento e contrastare il radicali liberi, favorendo la produzione di collagene rendendo più semplice anche la digestione, motivo per cui la scelta deve essere fatta in modo accurato per non cadere nell’inganno.
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Le 3 regole che ci aiuteranno a scegliere un buon tartufo
Per capire se quello che ci accingiamo a comprare un tartufo dobbiamo prestare attenzione a regole che ci aiuteranno nella scelta, la prima fra tutti riguarda la consistenza di questo fungo. Il tartufo deve presentarsi sempre solido e mai morbido, o ancor peggio molle. Nel caso in cui ci trovassimo di fronte a un tartufo che abbia queste ultime due caratteristiche sappiate che si tratta di un fungo ormai andato a male, quindi evitiamo l’acquisto.
La seconda regola da seguire è quella relativa alla stagionalità, dato che il tartufo è presente tra ottobre e dicembre, aldilà di questi mesi di riferimento chi sta avvenendo un tartufo spacciandolo per per per fresco sappiate che vi sta prendendo in giro.
E ultima regola è la seguente: ricordate sempre che il tartufo nero pregiato si riconosce subito perché caratterizzato da un forte sentore di bosco, un profumo che ricorda il legno e allo stesso tempo le nocciole ma con un tono molto dolce. Differentemente quello bianco ha un odore che si avvicina molto al formaggio grana, ma con delle note dolcissime.
Qualora il tartufo che state scegliendo, sia bianco che nero, non ha queste tre caratteristiche sappiate che molto probabilmente non state comprando un buon prodotto fresco, prossimi accade nell’inganno.
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