Il sistema su come rinfrescare casa senza condizionatore e che esiste da più di due millenni. Non costa nulla ed è molto pratico.
Come rinfrescare casa senza condizionatore? Per quanto si tratti di un elettrodomestico a dir poco indispensabile, non tutti possono averlo in casa. Inoltre anche chi ce l’ha sa bene che basta poco per sviluppare una dipendenza che potrebbe poi comportare molto facilmente degli effetti collaterali. Ad esempio il fatto di tenere sempre il condizionatore acceso può comportare uno sbalzo di temperatura con l’esterno e la possibilità che possano manifestarsi dei malanni.
E poi ci sono sempre i consumi elevati da tenere in considerazione. Il condizionatore è un qualcosa che consuma molto se lo utilizziamo sempre, tenendolo acceso di continuo tanto di giorno quanto di notte. Il come rinfrescare casa senza condizionatore è un qualcosa che possiamo fare con più facilità di quanto possiamo immaginare. Un valido e molto più economico sostituto è rappresentato dal ventilatore, basta non puntarlo direttamente sulla nostra faccia.
Come rinfrescare casa senza condizionatore? I Romani facevano in questo modo
E se non avessimo nemmeno il ventilatore. Allora andiamo a comprare. Oppure mettiamo in pratica un metodo vecchio di più di duemila anni e che già veniva applicato nell’Antica Roma. Come facevano i nostri antenati a trovare riparo dal calore a quei tempi? Dobbiamo imitare la loro tecnica dell’ombreggiamento, che consiste nel tenere ben spalancate solamente le finestre e le aperture di casa sulle quali di giorno non batte il Sole.
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Avremo a che fare con l’ombra, in questo modo. Invece su quelle che vengono toccate in maniera diretta dai raggi solari il consiglio è di spiegare le tende e di abbassare fino ai tre quarti le persiane. Così non entreranno i raggi caldi ed al contempo ci sarà lo spazio necessario per potere fare circolare una corrente d’aria. Inoltre sistemiamo delle piante da sistemare proprio in quelle stanze che saranno più riparate.
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Ma spostiamole altrove di sera se si tratta di una stanza da letto. Lì le piante è meglio che non ci siano quando dormiamo perché di notte tendono ad assorbire ossigeno emettendo anidride carbonica. Che è il procedimento opposto a quello che compiono di giorno grazie alla fotosintesi clorofilliana.