In che modo agire su come scegliere il salmone affumicato piĆ¹ buono possibile? Vi diciamo come uscire soddisfatti dal supermercato.
Ora che arrivano le festivitĆ di Natale, l’interrogativo sul come scegliere il salmone affumicato migliore puĆ² attanagliare in tanti fra noi. Tra le specialitĆ di mare protagoniste delle tante ricette natalizie che sono proprie della tradizione gastronomica italiana, un posto importante lo riveste anche questo tipo di pesce.
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Ebbene, vi diciamo noi cosa fare sul come scegliere il salmone affumicato. L’aggettivo in questione, come ĆØ facile intuire, prende il nome dal processo di ‘affumicatura’. Che puĆ² avvenire a caldo oppure a freddo. Nel primo caso ĆØ richiesta una temperatura di almeno 120Ā° ai quali sottoporre i filetti di salmone per circa 20 minuti.
Poi le successive tre ore vedono un calo fino a 80Ā°. Molto piĆ¹ lento il procedimento a freddo, con uno stato di conservazione che permane per dieci giorni a 20Ā° e con la carne di salmone cruda. Questa ĆØ la maniera piĆ¹ diffusa di trattamento di questo tipo di pesce. Un consiglio prezioso da tenere a mente ĆØ quello di scegliere i filetti che siano privi di bordi secchi e di macchie in generale.
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Come scegliere il salmone affumicato, cosƬ non sbaglieremo mai
Inoltre anche la dimensione delle fette ĆØ fortemente indicativa. PiĆ¹ sono grandi ĆØ meglio ĆØ. Invece quelle piccole sono estrapolate dalla parte piĆ¹ vicina alla coda e generalmente risultano meno saporite.
Queste parti sono piĆ¹ indicate per un utilizzo da condimento, dopo averle cotte. Per finire ĆØ importante analizzare anche quanto spessa sia la fetta. Esse devono essere intermedie, perchĆ© se sono troppo sottili si disfanno. Invece se troppo grandi conferiscono una sensazione di sapore troppo marcata. Per la sua conservazione una volta portato a casa, il salmone va tenuto in frigo ad una temperatura compresa tra gli 0 ed i 4Ā°.
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Questo vale anche quando ĆØ al supermercato, quindi acquistate solo quello esposto nei banchi frigo.
E non mancate di consultare le informazioni sul retro dell’etichetta, come la data di confezionamento e di scadenza (non devono mai essere distanti piĆ¹ di tre settimane l’una dall’altra) e la provenienza. Consumatelo quindi al massimo entro due giorni dopo l’apertura, tenendolo in frigo in contenitori a chiusura ermetica.