L’astice fresco è sicuramente uno dei crostacei più buoni che possiate mai gustare: il segreto sta nel saperlo preparare. Ecco quindi come fare
Caratterizzato da una polpa bianco rosata con un sapore molto gustoso e deciso, questa è la prelibatezza del mare molto meno costosa dell’aragosta che però è comunque assai pregiata e ti permette di dare forma a delle prelibatezze semplicemente sopraffini a cui nessuno dice di no. E perché dovrebbe?
Perfetto per le grandi occasioni, è però ideale anche per essere mangiato in famiglia quando se ne ha l’occasione perché mangiare bene è sempre fonte di salute e come si sa questo ci aiuta a tenere lontano il medico. In particolare, l’astice è ricco di importanti sostanze nutritive per il nostro organismo come vitamine e sali minerali ma anche omega 3, e per di più la sua polpa ha pochissimi grassi. Visto però che ha un alto contenuto di colesterolo e sodio non è opportuno mangiarlo tutti i giorni ma è indispensabile per la salute se lo si mangia nella giuste dosi e senza esagerare. gratinato, usato per preparare splendidi risotti o primi piatti da favola ma anche crostini per antipasti o secondo piatti da urlo, c’è un modo giusto per cucinare questo crostaceo. Vediamo di capire meglio qual è.
Astice o aragosta: come distinguerli?
In molti pensano che siano simili ma in realtà astice e aragosta sono si due crostacei ma presentano alcune peculiarità che li rendono assai differenti. Ecco dunque come riconoscere un astice che altro non è un crostaceo favoloso con 10 zampe, ha un carapace liscio e ha gli arti con le chele con le quali si difende e cattura le prede. Misura dai 30 a 40 cm e predilige le acqua fredde come quelle atlantiche ma i più pregiati sono pescati nel Mediterraneo.
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Come si vede ha quindi molto diverso dall’aragosta assai più conosciuta e apprezzata che invece è sempre un crostaceo a 10 zampe ma ha due antenne lunghissime e un carapace con spine che hanno il compito di difendere l’organismo. E per di più, ha dimensioni più ridotte rispetto all’astice in quanto va dai 20 ai 40 cm.
Cucinare l’astice, consigli e trucchetti
per prima cosa occorre precisare che il crostaceo non va fatto soffrire a che ha differenza di altri pesci deperisci molto velocemente una volta ucciso e per questa ragione va cucinato vivo. Questi sono i principi fondamentale da tenere sempre presenti. Bisogna perciò cucinate questo crostaceo in una pentola d’acqua bollente senza provare alcun rimorso perché non lo stiamo torturando: infatti, appena l’astice tocca l’acqua bollente muore all’istante e il sibilo che si sente è causato dall’aumento della pressione dei gas al suo interno.
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Fondamentale quando cuciniamo questi animali vivi è farlo con senza togliere mai gli elastici che hanno intorno alle chele perché in quel caso riceveremo dei grandi e dolorosissimi pizzichi. Se quindi cuocerete l’astice in acqua bollente tenete anche presente che esso dovrà stare in acqua bollente 20 minuti per ogni kg di peso dell’animale. Se lo cuocete alla griglia, vi basterà incidergli il ventre in modo che il calore penetri meglio e poi cuocerlo sulla brace a temperatura costante. Se lo cuocete al forno, dovrete pulire e aprire la parte inferiore dell’astice e farcirla con odori e pangrattato prima di infornarla a 200° per 10 minuti.