Quali suggerimenti seguire su come si riconosce un buon pandoro, per potere andare a colpo sicuro e senza sbagliare mai ad ogni Natale.
Come si riconosce un buon pandoro? Ora che siamo in pieno mood natalizio è importante tenere a mente quelli che sono i consigli giusti per non prendere cantonate di Natale. Non tutti i prodotti sono uguali e sia che si tratti di qualcosa di industriale che di artigianale, occorre sempre badare al fatto che in ogni caso c’è sempre qualcosa di buono e di meno buono. Questo principio vale anche per il pandoro.
Ed allora come si riconosce un buon pandoro? Tanto in un supermercato quanto in una pasticceria artigianale la prima cosa da fare consiste sempre nel controllare quella che è la lista degli ingredienti utilizzati. Ma in generale dovremmo sempre ricordare che il pandoro di qualità, quello veramente eccezionale, deve essere soffice, deve risultare leggero e trasmettere un sapore che comporti un sentore (e profumo) di agrumi e di vaniglia, essenzialmente. Ed anche di burro.
Come si riconosce un buon pandoro, e come deve essere
Originario di Verona, il pandoro è diventato il dolce natalizio di tutta Italia, al pari del panettone, che è di Milano e che rappresenta la sua celebre controparte. Gli ingredienti richiesti consistono in farina, zucchero, burro, uova, lievito e vaniglia, con però spesso una incursione di aromi agrumati. Poi è chiaro che esistono anche diverse varianti che dipendono da quelli che sono i nostri gusti.
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La consistenza deve essere morbida ma il pandoro che abbiamo tra le mani non si deve sbriciolare o cadere in pezzi. Il sapore dolce non deve essere esagerato, in caso contrario vuol dire che quel prodotto è fin troppo imbottito di additivi e di dolcificanti. Inoltre si deve sciogliere in bocca all’assaggio, per via della componente di burro.
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Occhio al profumo ed all’interno
Ed anche il profumo deve conferire l’idea di burro e di vaniglia, ma senza risultare nauseabondo. Anche in tal caso altrimenti potrebbe essere probabile un impiego eccessivo di sostanze aggiunte.
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La base deve risultare più scura per via della cottura, anche se non di molto. Poi è sempre preferibile che non ci siano chiazze ed altre irregolarità sia di forma che di colore sul resto della superficie. Ed all’interno non devono essere presenti dei buchi troppo grandi o dei veri e propri solchi: il dentro dovrà risultare invece reticolato a maglie strette.