Le differenze tra pizza fritta e panzerotto che occorre sapere per potere riconoscere subito l’una e l’altro, ed anche un classico calzone.
Differenze tra pizza fritta e panzerotto, quali sono? L’aspetto tra queste due leccornie, da potere annoverare tra le super bontà della cucina italiana, è alquanto simile. A volte anche le dimensioni possono combaciare ma in realtà ce ne sono di differenze tra pizza fritta e panzerotto. Ed è bene conoscere di quali si trattano, per non prendere un granchio nel caso in cui ci dovesse essere una bella sessione di street food tra le vie di Napoli, Palermo, Bari, Lecce od anche Roma.
Le differenze tra pizza fritta e panzerotto riguardano anzitutto il ripieno, poi anche le dimensioni e pure la forma. Occhio anche alle nomenclature, perché Napoli, che è la patria della pizza fritta tra le altre, ritiene che il “panzerotto” sia il crocché di patate. Questa accezione è invece diversa altrove. E comunque analizziamo ora un’altra delle principali differenze tra pizza fritta e panzerotto.
Differenze tra pizza fritta e panzerotto
L’impasto è uno di questi fattori di diversità tra pizza fritta e panzerotto. La prima è composta, come base, da un misto di acqua, farina, lievito e sale, proprio come avviene con la pizza consueta. Invece il panzerotto può vedere l’impiego di questi stessi ingredienti con però anche l’aggiunta del latte, ma soprattutto di strutto e di olio. E persino di patate ed uova. Dipende dalle diverse varietà legate al territorio.
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Poi alcuni ingredienti sono più propri della pizza fritta piuttosto che del panzerotto. Nella prima vediamo soprattutto l’impiego di cicoli, pepe e ricotta, nel secondo invece c’è spazio per la mozzarella e per il pomodoro, anche in questo caso magari con l’aggiunta di ricotta. Va anche detto che, specialmente negli ultimi anni, di varianti ne sono sorte davvero tante ed inedite.
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E non scordiamo il calzone
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Infine la forma: la pizza fritta è a calzone ed a mezza luna, il panzerotto invece solo e soltanto a mezza luna. Calzone che, a sua volta, è una variante autonoma di panzerotto cotto al forno, e non fritto. E che viene farcito, almeno a Napoli, con ricotta, salame, pecorino, mozzarella e magari il solito pomodoro.
