In relazione ai contagi oggi, da parte del Ministero della Salute arrivano delle indicazioni e delle risposte su come comportarsi a casa.
Il sito web del Ministero della Salute riporta alcuni consigli su come curare i contagi oggi in casa. Non sempre occorre fare ricorso al ricovero in ospedale. Tale situazione è da prendere in considerazione solo nelle situazioni più gravi, altrimenti le linee guida riferiscono di un periodo di quarantena domiciliare di due settimane, durante le quali non bisogna mai entrare in contatto con nessuno.
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Non manca anche una serie di farmaci e di combinazioni degli stessi che va evitata, come idrossiclorochina, clorochina, antibiotici e ‘misture’ quali lopinavir/ritonavir, darunavir/ritonavir o cobicistat. A ciò non si deve fare ricorso, secondo quanto suggerito sulla cura a casa dei contagi oggi da parte del Ministero della Salute. Via libera invece al paracetamolo ed a farmaci antinfiammatori non steroidei in caso di febbre alta e di doloro ai muscoli od alle articolazioni, a meno di controindicazioni note. “Invece per qualsiasi altro tipo di farmaco serve il responso di un medico”. Riguardo ai corticosteroidi, il loro utilizzo è da riservare a malati affetti da virus in modo virulento e con necessità di supplementazione di ossigeno. Questi farmaci vanno considerati solo dopo 3 giorni durante i quali le condizioni di una persona contagiata non migliorino ed anzi, mostrino dei peggioramenti.
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Invece l’eparina è riservata solo a “soggetti immobilizzati per l’infezione in atto”. La tendenza di tanti è quella di fare ricorso agli antibiotici. Una cosa che però andrebbe applicata solo con febbre persistente dopo più di tre giorni o con infezione batterica confermata. Va evitata la idrossiclorochina, che non ha mai mostrato un riscontrato effetto benefico. La stessa cosa vale per i vari lopinavir/ritonavir o darunavir/ritonavir o cobicistat, che non prevengono né curano un eventuale contagio del virus. Un altro aspetto importante evidenziato nelle linee guida del Ministero della Salute è quello che vieta la somministrazione di farmaci mediante aerosol se l’individuo infetto è in isolamento con altri conviventi.
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Questa pratica infatti rischia di spargere il virus in tutto l’ambiente circostanze. Vietato anche variare terapie croniche deputate alla cura di altre malattie, per evitare effetti collaterali anche gravi. Per le visite a domicilio dal medico di base è obbligatorio non essere soggetti a malattie immunodepressive o tumorali, viste come fattori di rischio accresciuto. E devono presentare febbre a 38° da meno di 72 ore, sintomatologie tipiche dell’influenza, assenza di tachipnea e dispnea, sintomi da gastroenterite, anosmia, ageusia, astenia, disgeusia. Tutti i membri dello stesso nucleo famigliare devono infine rispettare le regole di igiene che riguardano l’igienizzazione più volte al giorno delle mani e della igiene personale in genere.
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