La situazione del contagio da coronavirus in Italia è purtroppo ancora in rapida espansione. Parimenti salgono alle stelle i prezzi di farina ed altri generi alimentari di prima necessità.
Dopo l’inchiesta nata dallo sciacallaggio vergognoso ai danni dei consumatori sugli articoli di disinfezione ed igienizzazione delle superfici e per il corpo, altra batosta arriva dalla categoria della distribuzione alimentare. Gli italiani chiusi in casa ormai da oltre una settimana, stanno cercando di battere la noia con la riscoperta delle antiche tradizioni della gastronomia nostrana.
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Coronavirus Italia | Prezzi di farina alle stelle | Attenzione alla spesa
Ciò è bastato per solleticare l’acume dei soliti approfittatori che hanno ben pensato di vendere a peso d’oro prodotti che normalmente vengono commercializzati a pochi centesimi. Introvabili nei supermercati stanno diventando farina e lievito: nei casi di approvvigionamento, risultano tra i generi alimentari che vanno più a ruba.
E chi non può affidarsi alla spesa online presso le grandi catene come Carrefour e simili, provate dalla eccezionale mole di ordini, si rifugia sulle piattaforme accreditate per reperire ciò che occorre. Ed è proprio qui che si sono verificati episodi al limite del surreale. Alcuni utenti hanno infatti segnalato un venditore che pubblicizzava l’acquisto di un chilo di farina a venti euro, cubetti di lievito di birra fresco a cinque euro o secco in bustine monodose del costo di ben sette euro ciascuna. Oppure pur avendo prezzi ‘accessibili’, questi diventano esosi a causa dei costi di spedizione più che gonfiati.
Ovviamente i venditori sono stati segnalati alle autorità competenti, che hanno subito provveduto ad eseguire i controlli del caso. Ciò però non deve farci distogliere l’attenzione dalle mille possibilità di frode ai danni di tanti ignari cittadini, colti in un momento di evidente necessità. Vi raccomandiamo dunque a monitorare bene i vostri acquisti e, nel caso doveste ravvisare prezzi enormemente lievitati, di inoltrare immediatamente un richiamo alle associaizoni dei consumatori ed alla Guardia di Finanza.
Quarantena: ecco com’è cambiata la spesa degli italiani
Come prevedibile, tra i prodotti più venduti sono risultati in cima alla classifica i prodotti per la detersione e la igienizzazione per la casa e per il corpo ed i generi alimentari a lunga conservazione. Nell’ambito della prima categoria l’azienda che ha registrato un aumento eccezionale della produzione e degli incassi è ‘Amuchina’ che ha visto le vendite lievitare del 547 per cento. Tra gli igienizzanti segue nelle vendite il classico alcool denaturato che cresce del 203 per cento. I disinfettanti per superfici del 197 per cento ed infine la candeggina del 47 per cento.
A seguito delle varie ricette che circolano online per realizzare in casa le proprie soluzioni disinfettanti, anche l’alcool etilico alimentare ha subito un incremento dell’82 per cento. Introvabili ormai i gel disinfettanti per le mani. Sostituiti dalle salviettine con soluzione alcolica o tradizionali che salgono rispettivamente al 478 per cento e 361 per cento. Risultano in aumento anche i prodotti per l’igiene personale, in particolare i saponi igienizzanti per le mani. Aumenti prevedibili anche per generi alimentari a lunga conservazione. Trionfano pasta e riso, seguiti da legumi e carne in scatola, che hanno registrato incrementi superiori al 40 per cento.
Sulla stessa scia aumentano gli acquisti di conserve di pomodoro, sughi pronti, olio, zucchero, sale. Si riducono invece gli acquisti di merendine e prodotti confezionati. A favore di latte a lunga conservazione, biscotti, marmellate e fette biscottate. Prodotti che hanno registrato un salto tra il 10 ed il 40 per cento circa. Crescono anche le vendite tonno in scatola e cibi surgelati, dalle verdure ai prodotti ittici.
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