Uno dei modi più eleganti per prepararli è cucinare le cotolette di funghi porcini: croccantezza e sapore che non si dimenticheranno in fretta

I funghi meritano sempre il massimo rispetto, perché sono una materia prima di eccellenza. Ecco perché le cotolette di funghi porcini, leggerissime e croccanti, sono sempre un bel modo per cucinarli.

cotolette
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Un secondo piatto da favola con poche semplici mosse, valorizzando una ricchezza dei nostro boschi.

Cotolette di funghi porcini, buoni anche riscaldati

Difficile che succeda, ma cosa fare delle cotolette di funghi porcini se avanzano? Conserviamole in frigo, dentro ad un contenitore ermetico, e quando è ora facciamole riprendere nel forno a microonde. Non saranno croccanti come la prima volta, ma sempre buone.

Ingredienti:
8 funghi porcini
4 uova grandi
300 g di farina 0
300 g di pangrattato
100 g di parmigiano grattugiato
sale q.b.
pepe nero q.b.
1 l olio di oliva

Preparazione: cotolette funghi

 

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Puliamo bene i funghi porcini, eliminando il terriccio che è rimasto attaccato al gambo con la punta di un coltellino oppure con un pennellino da cucina. Poi con un panno leggermente inumidito passiamo anche sulle cappelle.
Come ultima operazione, asciughiamo tutto con la carta assorbente da cucina: per essere perfettamente impanati, i funghi porcini ci servono asciutti. Tagliamo le cappelle e i gambi a fette spesse almeno 1 centimetro e teniamo tutto da parte.
In una ciotola sbattiamo le uova con un pizzico di sale fino. Poi cominciamo a passere le fette di porcini nella farina, poi nelle uova sbattute e infine nel pangrattato insaporito con il parmigiano grattugiato fresco e qualche macinata di pepe.
Per una panatura più croccante, ripetiamo l’operazione passando di nuovo nelle uova e nel pangrattato, così non si staccherà in frittura. Lasciamo le cotolette di funghi da parte in un vassoio e passiamo alla cottura.

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Versiamo in una padella larga abbondante olio d’oliva ricoprendone il fondo e facciamo scaldare tutto a fiamma media. Quando l’olio è arrivato alla temperatura giusta per la frittura, tra i 165° e i 170°, facciamo friggere poco pezzi alla volta per non abbassare la gradazione.
Giriamoli un paio di volte, usando una pinza o un mestolo forato e non la forchetta che li potrebbe bucare facendoli anche seccare. Quando sono belli dorati li tiriamo su e li facciamo sgocciolare su un vassoio con carta assorbente da cucina.
Saliamo tutto solo un attimo prima di andare a tavola perché come vi abbiamo spiegato più volte il sale tira fuori l’acqua al fritto e quindi tende ad ammosciarsi. Saporiti e crunchy, finiranno in un attimo.

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