Cotolette di sardine | Il modo speciale per un secondo di pesce creativo

Un secondo piatto a base di pesce è quello che vi proponiamo oggi. Quando pensiamo alle cotolette, immediatamente ci viene in mente la carne. Questa ricetta, invece, vi farà ricredere sul concetto di cotoletta e vi farà comprendere come, anche il pesce più semplice e piccolo, può diventare tale. Oggi cuciniamo insieme le cotolette di sardine.

Come può una sardina diventare cotoletta? Insomma: ce ne inventiamo tante pur di far mangiare il pesce ai più piccoli. Si tratta di un piatto davvero semplice da preparare. Che siano esse sarde o alici, il risultato non cambia e sarà buono comunque. L’unica cosa che vi raccomandiamo e di pulirle bene da ogni singola lisca, fin dove possibile. Vediamo insieme cosa ci occorre per prepararle.

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Tempo di preparazione: 10 minuti

Tempo di cottura: 5 minuti

Ingredienti

• 12 sardine pulite
• 3 rametti di timo
• sale
• olio extravergine di oliva
• 2 uova
• farina
• pangrattato
• 1 limone
• olio per friggere

Cotolette di sardine: procedimento

Partiamo dallo sciacquare e dall’asciugare le sardine. Disponiamole, poi, su un piatto e condiamole con una leggera spruzzata di limone. Aggiungiamoci, poi, del timo sminuzzato e mettiamole in frigo a marinare per 20 minuti.

A parte, in una ciotola, rompiamo le uova e condiamole con un pizzico di sale prima di sbatterle. In altre due ciotole separate, invece, poniamo il pangrattato e la farina.

Scoliamo le sardine una per una e passiamole prima nella farina, poi nelle uova e poi ancora nel pangrattato.

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A parte, facciamo scaldare dell’olio per friggere in una padella. Quando avrà raggiunto la temperatura, friggiamo da ambo i lati le nostre sardine e, prima di servirle, scoliamole su carta paglia.

Consigli: se le sardine proprio non piacciono ai vostri bambini, possiamo sostituirle con del pesce persico. Tagliato a pezzi, impanato e poi fritto, sarà un ottimo secondo piatto. Perchè il pesce persico? Perchè ha una sola lisca centrale e, quindi, non c’è pericolo (quasi) di altre lische, così “odiose” per grandi e piccoli.

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