Se si ha un proprio caro positivo al Coronavirus, l’Istituto Superiore di Sanità consiglia di seguire queste norme per arginare il Covid 19 Italia.
La quarantena da Covid 19 Italia va avanti da ormai tre settimane e le cose non cambieranno almeno per altrettanto tempo. Perché se tutto va bene, potremo uscire dalle nostre case a giungo, da quanto suggerisce la percezione comune delle cose. Purtroppo è per il bene di tutti dover sottostare all’obbligo di restare a casa. Perché in tal modo la circolazione del virus viene fortemente limitata. E serve fare così per tenere il più basse possibili le percentuali che l’agente patogeno portatore del Coronavirus agisca sulle persone. Ci sono delle regole ben precise da seguire e consigliate dall’Istituto Superiore di Sanità. Sono da tenere in considerazione soprattutto se si convive con soggetti risultati positivi al relativo test di rilevazione della malattia. Stando in casa comunque i contatti fisici ravvicinati possono risultare ravvicinati. Basta una stretta di mano o anche il dormire assieme. O il bere dallo stesso bicchiere, cosa che potrebbe avvenire inavvertitamente.
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Gli esperti consigliano di destinare a persone positive a Covid 19 Italia di restare in quarantena domiciliare in una stanza apposita. Deve disporre di una buona ventilazione per consentire una adeguata aerazione, meglio se anche con un bagno personale annesso. I positivi devono anche dormire da soli e frequentare il meno possibile gli altri ambienti dell’abitazione. Se il bagno è giocoforza in comune, dopo l’utilizzo da parte di un soggetto positivo bisogna subito pulire i sanitari con prodotti a base di cloro (candeggina) oppure con alcol 70%. Inutile sottolineare come si debba mantenere almeno un metro di distanza dagli altri familiari. Se è positiva una madre che allatta, quest’ultima dovrebbero indossare una mascherina chirurgica ed eseguire un’igiene accurata delle mani prima di cominciare.
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Anche molti oggetti di uso comune dovrebbero essere ad usco esclusivo del soggetto positivo. Quindi asciugamani, salviette o lenzuola, piatti, bicchieri e posate dedicate. Da lavare anche con del normale sapone. Quarantena a casa vuol dire che non si deve in nessun modo varcare la porta d’ingresso, perché sarebbe un reato in tal caso uscire dalla propria abitazione. Se il soggetto manifesta sintomi da Coronavirus, è tenuto ad indossare mascherina ed altre protezioni, ed a coprirsi sempre il volto, specie quando tossisce o starnutisce. Se usa fazzoletti di stoffa, questi vanno poi lavati con temperature superiori ai 60°. I fazzoletti normali vanno messi invece in doppio sacco impermeabile nella spazzatura. E dopo il loro uso, le mani vanno adeguatamente lavate per oltre mezzo minuto con sapone.
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Anche i familiari dovrebbero usare mascherine e magari guanti qualora debbano entrare in contatto con il soggetto positivo. Mascherine che sono monouso e che possono essere impiegate al massimo per 8 ore al giorno. Una volta tolte poi vanno buttate, e non bisogna toccarle nella loro parte interna. Le superfici dei locali vanno pulite e disinfettate almeno una volta al giorno dalla persona in isolamento, con detergenti e disinfettare con prodotti a base di cloro (candeggina) alla concentrazione di 0,5 % di cloro attivo oppure con alcol 70%). Nelle operazioni di pulizia vanno indosssati camice e guanti monouso, o comunque un grembiule apposito. I guanti in gomma tipici delle pulizie di casa vanno bene, ma poi vanno disinfettati dopo ogni utilizzo. I vestiti devono essere sottoposti a lavaggio ad oltre 60° anche con normale detersivo. Ed i rifiuti del soggetto in isolamento devono essere smaltiti in un doppio sacchetto di plastica.
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Un’altra indicazione che giunge dall’Iss è quella di misurarsi la febbre per due volte al giorno. Per poi darne notizia al medico di base o alle autorità sanitarie preposte. Se le cose si aggravano, si deve restare al chiuso nella propria camera con una mascherina, in attesa del trasferimento in ospedale. I numeri di emergenza da chiamare sono il 112 ed il 118.
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