Dal Ministero della Salute giunge una comunicazione che dispone il richiamo alimentare di cozze contaminate per una grave problematica.
Cozze contaminate, la notizia del richiamo alimentare che riguarda dei mitili affetti dalla presenza di alcune biotossine arriva per diretta comunicazione rilasciata da parte del Ministero della Salute.
L’Ente comunica che le cozze contaminate sono quelle cotte alla Tarantina ed alla Marinara. Il marchio riportato sulla retina che le contiene è quello della ditta Marinsieme Idea. Ma al contempo ce ne sono altri due tipi con l’indicazione del marchio Aquolina.
Il livello di rischio associato a queste cozze contaminate è indicato come grave e riferisce per l’appunto di “pericolo di tossicità acuta da biotossine algali DSP (acido okadaico). Il livello di criticità da parte di sostanze, muffe, tossine ed altri inquinanti negli alimenti è fissato a partire dal superamento dei 0,5 mg/kg.
La misura riscontrata in questo specifico canto ammonta invece a 160/mg/kg. Una cosa tale da rendere alquanto probabile il rischio, per i consumatori, di incappare in una intossicazione alimentare.
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Cozze contaminate, le informazioni per riconoscerle
I sintomi più noti da intossicazioni legati all’ingestione di frutti di mare non conformi alle regole di conservazione adeguate consistono nel manifestarsi di nausea, vomito, diarrea, mal di stomaco. Questi sono i più diffusi ed alcune situazioni possono richiedere un ricovero al pronto soccorso.
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Il Ministero della Salute ha comunicato anche i dati utili allo scopo di riconoscere queste cozze contaminate. Sono vendute tutte in delle vaschette dal peso di 400 grammi.
- Marinsieme Idea Cozze cotte alla Tarantina e alla Marinara: per entrambi i tipi numeri di lotto 211001, data di scadenza o termine minimo di conservazione 01/10/2021;
- Aquolina Cozze cotte alla Tarantina e alla Marinara: per entrambi i tipi numero di lotto 2021/98361 e data di scadenza o termine minimo di conservazione 01/10/2021.
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L’azienda produttrice è la Mancin Nadia Srl e lo stabilimento di produzione è ubicato in Veneto nella località di Rivà , frazione del Comune di Ariano nel Polesine, situato in provincia di Rovigo.
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