Cozze quando mangiarle, come lavarle, prepararle e qualche consiglio utile anche su come cucinarle. Tutto ciò che c’è da sapere su questi gustosi molluschi.
Al quesito cozze quando mangiarle, potremmo rispondere con un semplice: sempre. Tali frutti di mare sono disponibili in ogni periodo dell’anno. Ed è possibile cucinarli in tante maniere diverse, adattandole tanto ai primi quanto ai secondi piatti, oltre che agli antipasti.
Riconoscerle è facilissimo, sia per la particolare conformazione del loro spesso guscio, a goccia, che per la tipica colorazione nera. Di varietà ne esistono diverse: ci sono le cozze del Mediterraneo e quelle dell’Oceano Atlantico, tra le altre.
Rappresentano una ottima fonte di vitamine B e C oltre che di sali minerali come fosforo e zinco, ma anche sodio e potassio. Proprio in virtù della vitamina C che contengono poi, giocano un ruolo importante nella protezione dell’apparato immunitario.
Le cozze possiamo mangiarle in determinati modi a seconda della ricetta di riferimento. Ci sono quelle adatte ad un bel piatto di spaghetti e quelle per la zuppa con anche le vongole ed i fagioli. E pure quelle crude, che vanno consumate quando sono freschissime. Ma ancora, ci sono quelle gratinate, quelle della classica impepata di cozze napoletana e molto ancora.
Le possiamo trovare sia in pescheria che al supermercato, e quindi fresche o surgelate, da gennaio a dicembre. Anche se, come tante altre cose, ci sono dei periodi più indicati. In particolar modo da maggio ad agosto.
Scegliamo quelle dal guscio più lucido, che è indice di buona salute e di salubrità dello stesso. Le valve devono risultare anche ben chiuse e senza lesioni. Quelle rotte sono morte e possono rilasciare una tossina in fase di cottura. Qualora i frutti di mare provengano da allevamenti, consultate a dovere l’etichetta con le relative informazioni, come la data di raccolta e di confezionamento, oltre che la provenienza.
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Pulitele accuratamente da ogni incrostazione e residuo di sabbia, con delle spugnette metalliche e degli spazzolini. Niente coltelli, in quanto ne rovinereste la lama. Occorre eliminare la barbetta interna che fuoriesce dall’interno.
Servitevi di acqua corrente fredda nel procedimento, poi fatele riposare in acqua e sale. Questo farà defluire ogni traccia di sabbia. Le potete poi cucinare cuocendole in acqua messa a bollire, da condire con aglio, olio, pepe, limone e prezzemolo. Ma anche gratinate. qui di seguito alcune ricette:
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