Le cozze e vongole fresche sono tra i nostri desiderati quando andiamo a cucinare un buon piatto di mare. Ma bisogna fare attenzione.
Cozze e vongole fresche, come possiamo fare per scoprire quali sono le migliori dal punto di vista della freschezza e della qualità ? Vediamo insieme in che maniera individuarle e portare a casa un pescato come vorremmo sempre averlo.
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I frutti di mare in particolare richiedono un elevato standard per evitare di incappare nel caso in problemi dal punto di vista alimentare.
Anzitutto dobbiamo accertarci che cozze e vongole fresche siano vive. Altrimenti, altro che freschezza. Lo impone la legge: i molluschi bivalvi di ogni tipo devono essere ancora in vita quando esposti sui banconi del pescivendolo o del reparto pesce.
La sua conservazione poi deve avvenire a 6°. In generale i molluschi con gusci perfettamente simmetrici ed in grado di garantire una chiusura ermetica li rendono capaci di sopravvivere per più tempo rispetto ad esempio alle capesante, il cui guscio non presenta questa caratteristica.
Per la loro conservazione si consiglia prima di tutto di dividere quelle buone da quelle che non lo sono. Per individuarle occorre effettuare un test.
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Cozze e vongole fresche, come individuare quelle di alta qualitÃ
Prendiamo la retina e scuotiamola. Se i frutti di mare rimarranno chiusi e non perderanno il loro liquido di vegetazione, e se il suono dello scuotimento sarà pieno, allora avremo tra le mani un prodotto ittico di buona qualità Al contrario, un suono ‘leggero’ indica la presenza di numerosi elementi morti e quindi non commestibili.
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Se l’odore poi comunicherà un piacevole aroma di mare, tanto di guadagnato. Sarà un ottimo segnale, a differenza di un tanfo di putrido sgradevolmente riconoscibile. Il mollusco sarà fresco anche quando opporrà resistenza all’apertura.
Una cosa che andrà affievolendosi con il passare dei giorni. E che comunque possiamo sollecitare usando una forchetta o del succo di limone.
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E per terminare, non andranno tenuti in acqua eccessivamente sporca di sabbia, alghe od altro. In quanto si tratta di materiale che essi stessi tendono ad assorbire. Che poi troveremo al loro interno una volta aperti.