Una notizia shock sta facendo il giro del web e dei media la quale fa riferimento all’incredibile storia di una chef che è stata pesantemente attaccata dopo aver realizzato 180 pasti per i profughi arrivati nella sua città.
Non è la prima volta che i media fanno riferimento a fatti eclatanti che ruotano attorno alla problematica relativa ai profughi, i quali vengono nella nostra nazione alla ricerca disperata di aiuto nel tentativo di poter avviare la nuova vita che tanto desideravano. Un tema caldo che da sempre di vita in due l’opinione pubblica, ma che questa volta vede un fatto eclatante che sta facendo discutere i media tutto spiano e non solo.
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Secondo quanto reso noto dalla stampa italiana, in questi ultimi giorni una chef è stata presa di mira da alcuni hater che hanno recapitato alla sua casella di posta elettronica una mail piena zeppa di insulti relativa alla sua attività solidale.
Attaccata la chef che cucina per i migranti
Quella che stiamo per raccontarvi una storia che ha davvero dell’incredibile, la quale fa riferimento all’azione solidale che è stata messa in atto da Silvana Cardelli nonché chef dell’Osteria della Corte a La Spezia.
La chef ha deciso di mettersi a disposizione della Ong Medici senza Frontiere, i quali hanno accolto in città un cospicuo numero di migranti che sono arrivati nelle coste della nostra nazione in ricerca di aiuto e asilo politico. Silvana Cardelli, quindi, ha deciso di mentre se stessa a disposizione insieme al suo staff in cucina realizzando ben 180 passi che sono stati diretti poi ai profughi accolti a La Spezia, un gesto caritatevole degno di nota ma che per lei è stato oggetto di un attacco clamoroso che gli è stato recapitato nella sua casella di posta elettronica.
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“C’è gente che…”
Al fianco della chef Silvana Cardelli uno dei suoi collaboratori Kassim Sulaiman, il quale è arrivato in Sicilia diversi anni fa al bordo di un barcone e che oggi si ritrova al fianco della cuoca durante il lavoro quotidiano in cucina e anche in occasione della realizzazione dei 180 buoni pasto che sono stati serviti ai profughi arrivati recentemente in Italia.
Infatti, secondo quanto reso noto anche da dissapore.it, la stessa chef Cardelli nella sua mail oltre ad elogiare Kassim in qualità di giovane ragazzo che cerca un riscatto della vita rivela anche: “Perché farlo? Io dico perché no? Per noi non è un sacrificio. Ci siamo alzate solo un po’ prima e abbiamo cucinato. Ci sembrava giusto. C’è gente che tutte le mattine non sa se potrà mangiare, mentre il nostro problema è scegliere cosa mangiare: bisogna ricordarselo”.
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