Se amate cucinare gli spaghetti, sappiate che c’è un trucco per abbassare l’indice glicemico della pasta.
L’alimento tra i più amati dagli italiani infatti è spesso irrinunciabile, anche nel corso dei regimi ipocalorici. Oggi, con la dieta mediterranea risulta addiririttura uno degli alimenti cardine, essendo povero di grassi, ma ottimo per fornire all’organismo quelle energie di cui ha bisogno. Quando si vuole mantenere la linea però, non è soltanto il conto delle calorie che è necessario. Tutti i cibi infatti hanno un indice glicemico che va assolutamente valutato nel computo generale di tutti i nutrienti apportati da un determinato piatto.
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I risultati degli studi scientifici sulla cottura degli spaghetti
Alcuni studi messi a punto dai ricercatori dell’Università di Berkeley in California, hanno evidenziato che, utilizzando un particolare metodo di cottura, è possibile ridurre la quantità di zuccheri presenti nella pasta. Rendendo di fatto ancor più leggero e digeribile questo alimento così amato dagli italiani, ma negli ultimi tempi anche all’estero. Piatto cardine della giornata alimentare tipo di grandi e piccoli, si presta a numerose interpretazioni.
I Dottori Nathaniel N. Goldberg e Oliver M. O’ Relly, che hanno condotto la ricerca, hanno studiato il processo di trasformazione della pasta nel corso della cottura. Rilevando che gli spaghetti vengono sottoposti ad una incurvatura e poi si depositano lentamente sul fondo della pentola. Elaborando un modello meccanico ed associandolo al comportamento degli spaghetti, gli esperti sono riusciti a prevedere le modificazioni in termini nutrizionali del cibo.
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Cucinare gli spaghetti | Come abbassare l’indice glicemico
La biologa italiana Deborah Turnazzi, intervistata da ‘Adnkronos’ ha interpretato i risultati della ricerca. Spiegando nel dettaglio che per abbassare l’indice glicemico della pasta, è necessario cuocerla al dente, per poi raffreddarla immediatamente in frigorifero. Infine, come ultimo passaggio, andrebbe riscaldata in padella prima di consumarla.
Questo processo renderebbe l’amido più resistente, riducendo quindi la portata glicemica e le calorie. Perchè proprio gli spaghetti? Perchè per il processo di gelatinizzazione dell’amido, hanno di per se meno zuccheri rispetto ad altri formati di pasta. Quindi via libera agli spaghetti, anche se si è a dieta, stando attenti alla cottura.
Ciò che risulta importante però è anche dosare nel giusto modo i condimenti. Utilizzare questo metodo di cottura non servirebbe a nulla se abbondaste con grassi e soffritti: olio extra vergine d’oliva a crudo e verdure di stagione nella giusta quantità. Ecco il perfetto piatto di spaghetti per la vostra dieta: gustoso e ideale per mantenere la linea!
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