Da quando il gratin di finocchi lo faccio come mia madre anche i più difficili se lo mangiano; sarà il mio must delle feste. I finocchi così sono unici.
Il gratin di finocchi è uno di quei piatti che, una volta portato in tavola, conquista tutti. Sarà la sua cremosità, la croccantezza della superficie dorata o il profumo avvolgente che emana appena esce dal forno, ma è impossibile resistere. Questa ricetta è un omaggio a mia madre, che l’ha sempre preparata con una maestria tale da farla diventare un punto fermo dei nostri pranzi in famiglia. Ogni boccone racchiude calore e ricordi, rendendo il gratin di finocchi non solo un contorno delizioso, ma anche un comfort food intramontabile.
Per me è il piatto perfetto delle feste, quando i sapori semplici ma ricchi devono mettere tutti d’accordo, anche i più difficili. I finocchi, con il loro sapore delicato e leggermente dolce, si trasformano completamente in questa ricetta, grazie a una besciamella vellutata e una gratinatura che regala un irresistibile contrasto di consistenze. Mia madre aveva un trucco che ora uso sempre: sbollentare i finocchi per pochi minuti per renderli morbidi ma ancora leggermente croccanti, così che mantengano una consistenza piacevole dopo la cottura.
Preparare questo gratin mi dà una soddisfazione incredibile. Mentre mescolo la besciamella, sento l’odore del burro che si fonde con la farina, e già immagino il piatto finito. Quando sforno la teglia, con quella crosta dorata che sembra chiedere solo di essere assaggiata, capisco perché questo piatto è sempre così amato. Lo servo caldo, accompagnato da un sorriso: so già che sparirà in un attimo.
•1 kg di finocchi freschi
•500 ml di latte intero
•50 g di burro
•50 g di farina
•80 g di parmigiano grattugiato
•50 g di pangrattato
•20 g di burro per la gratinatura
•1 pizzico di noce moscata
•1 pizzico di sale
•1 pizzico di pepe nero
Comincio sempre dalla pulizia dei finocchi: li scelgo freschi, con foglie verdi e croccanti, e li lavo accuratamente sotto l’acqua corrente per eliminare ogni traccia di terra. Taglio via le foglie esterne più dure e le estremità, poi li divido a metà e li affetto in spicchi non troppo sottili, così che mantengano la loro consistenza durante la cottura. Li metto a sbollentare in acqua leggermente salata per 5-7 minuti, giusto il tempo di ammorbidirli senza farli sfaldare. Una volta pronti, li scolo con delicatezza e li lascio raffreddare su un canovaccio pulito.
Nel frattempo, preparo la besciamella, che è il cuore del piatto. In un pentolino sciolgo il burro a fuoco dolce, poi aggiungo la farina in un colpo solo, mescolando energicamente con una frusta per evitare grumi. Lascio cuocere il roux per un minuto, fino a quando assume un leggero colore dorato e un profumo di tostato, poi verso il latte a filo, continuando a mescolare. È qui che si crea la magia: la besciamella prende forma, diventando liscia e vellutata. La insaporisco con un pizzico di sale, pepe nero e una generosa grattugiata di noce moscata, che le dà quel tocco aromatico inconfondibile.
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Prendo una teglia ampia e inizio a comporre il gratin. Dispongo uno strato uniforme di finocchi sul fondo, poi li ricopro con una generosa dose di besciamella, assicurandomi che ogni pezzo sia ben avvolto. Spolvero il tutto con parmigiano grattugiato, che aiuterà a creare una crosta saporita, e concludo con il pangrattato. Per un tocco finale, distribuisco qualche fiocchetto di burro sulla superficie, così che in forno si formi quella gratinatura perfetta che è il segreto del successo di questo piatto.
Inforno il tutto a 180°C in forno statico preriscaldato per circa 25-30 minuti, fino a quando la superficie non è ben dorata e croccante. Quando il gratin è pronto, lo lascio riposare per qualche minuto: in questo modo i sapori si assestano e diventa ancora più buono. Il profumo che si diffonde per la cucina è inconfondibile, un mix di finocchi, burro e parmigiano che fa venire l’acquolina in bocca.
Portare in tavola il gratin di finocchi è sempre un successo. Ogni forchettata è un’esplosione di sapori: la dolcezza dei finocchi, la cremosità della besciamella e la croccantezza della crosta si combinano in un’armonia perfetta. Non mi stupisco mai quando mi chiedono il bis, perché è davvero impossibile resistere a questo piatto che, per me, resterà sempre un ricordo di famiglia trasformato in tradizione.
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