I motivi per il quale il dado da cucina, qualunque esso sia, non andrebbe mai riposto nel frigo. Questo potrebbe facilitarci le cose in cucina.
Dado, il frigorifero è il posto giusto per conservarlo? Una prima risposta importante la possiamo dedurre quando lo acquistiamo al supermercato. Capita mai di prelevarlo da un banco frigo? In condizioni normali no.
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Quindi possiamo già evincere come il dado non vada in frigorifero. L’importante è non tenerlo in un posto caldo, magari la credenza che sta giusto sopra o sotto al forno. Di solito tendiamo a mettere questo ed altri alimenti come i pomodori direttamente in frigo, convinti che il freddo possa preservarne la qualità.
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A volte è in parte vero anche se questo va poi a discapito del sapore. Proprio come avviene con i pomodori. Un’altra buona motivazione per non riporre questi piccoli pezzetti importanti per tante ricette sta proprio nelle loro esigue dimensioni.
Talmente irrisorie che non li notiamo e può capitare addirittura di dimenticarli. Salvo poi ritrovarli quando risultano immangiabili. A voi magari non sarà capitato, ma ad altri si. Ad ogni modo il suo odore decisamente intenso farà si che ce ne ricorderemo.
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Dado, un ingrediente irrinunciabile oppure no?
È notizia di qualche anno fa che la produzione dei famosi dadi Knorr ha lasciato gli stabilimenti italiani per trovare una nuova collocazione in delle fabbriche in Portogallo.
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Il perché di questa scelta presa da Unilever, la multinazionale che gestisce tante altre realtà del settore alimentare e non solo, è dettato ovviamente da motivazioni di carattere economico.
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Un pò il trasferimento all’estero era avvenuto per un calo della domanda nel mercato di riferimento. Un pò perché le tasse ed il regime fiscale in territorio lusitano risultano sostanzialmente più favorevoli.
