Forse è arrivato il momento di fare chiarezza sulla data di scadenza dei cibi, spesso so fa confusione, siamo certi che dopo aver letto l’articolo non avrete più alcun dubbio a riguardo.
La data di scadenza dei cibi è importante e non va sottovalutata, sicuramente bisogna prestare attenzione c’è una differenza da fare, non tutti prestano attenzione quando leggono la data. La data di scadenza per alcuni alimenti è importante e va assolutamente rispettata, quindi non sottovalutarla.
Il più delle volte si spreca cibo, si butta in pattumiera senza esserne sicuri che sia andato a male, questo sarebbe un peccato, la lotta contro lo spreco alimentare è sempre più attuale. Leggere in modo corretto la data di scadenza è importante non ci permetterà di sbagliare ed eviteremo sprechi in cucina. Non resta a questo punto scoprirlo.
Data di scadenza dei cibi: nessun dubbio a riguardo
Per evitare di buttare cibo o fare scorte nel periodo di offerte facciamo chiarezza sulla data di scadenza. Bisogna fare una precisazione c’è una differenza netta tra le due diciture: “da consumarsi preferibilmente entro” e “da consumarsi entro e non oltre”.
La scarsa conoscenza delle informazioni possono portarci ad uno sbaglio. Nel caso della dicitura ” da consumarsi entro” significa che il cibo deve essere consumato entro e non oltre la data indicata.
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Solitamente questa dicitura la troviamo su confezioni di alimenti facilmente deperibili come latte, formaggi, salumi, quindi se la data non va rispettata si corre un rischio per la salute. Si tratta solitamente di cibi che devono essere conservati in frigo ad una temperatura media di 4 °C, se si consumano oltre la data c’è il rischio che possano proliferare microrganismi anche cioè dannosi per l’uomo.
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Se la dicitura è “da consumarsi preferibilmente entro” o il ” termine minimo di conservazione” vuol dire che il prodotto alimentare conserva le sue caratteristiche organolettiche solo se si conserva bene nel modo corretto fino a quella data.
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Quindi dopo tale scadenza il cibo potrebbe avere un sapore e una consistenza diversa, il cibo non sarà dannoso per la salute e si potrà ancora consumare. Si consiglia in questi casi di notare la presenza di odore o sapore sgradevole, se dovesse accadere non si consiglia di consumare il cibo.
Dopo la scadenza?
Se si tratta di un cibo con il termine minimo di conservazione (TMC) che indica giorno, mese e anno, entro i 3 mesi successivi dalla data indicata si può consumare. Se il
TMC riporta solo mese e anno, possiamo consumare il prodotto fino a 18 mesi dopo la data riportata, se c’è specificata solo l’anno allora oltre i tre mesi.