Allarme contaminazione: Decò e Ministero della Salute richiamano un prodotto limitatamente ad alcuni lotti, il provvedimento urgente.
Oltre al recente richiamo di muesli biologico da parte di Coop, il Ministero della Salute ha segnalato ulteriori allerta alimentari riguardanti prodotti della pesca. In particolare, la catena di supermercati Decò ha disposto il ritiro di alcuni lotti di filetti di alici in olio di oliva, mentre il Ministero ha diramato un avviso di richiamo per un lotto di filetti di acciughe del Mediterraneo.
Nello specifico, Decò Italia Scarl ha richiamato un lotto di filetti di alici in olio di oliva a marchio proprio, a causa del riscontro di valori di istamina superiori ai limiti di legge. Il prodotto interessato è venduto in vasetti di vetro da 80 grammi, con numero di lotto LTC 116 e termine minimo di conservazione (TMC) 25/10/2025.
L’azienda produttrice è Poseidon SHPK, il cui stabilimento si trova a Shenjin, Alessio, in Albania (marchio di identificazione AL 28 PP). In via precauzionale, Decò raccomanda ai consumatori di non consumare i filetti di alici appartenenti al lotto segnalato e di restituirli al punto vendita per ottenere il rimborso.
Anche il Ministero della Salute ha emesso un avviso di richiamo riguardante un lotto di filetti di acciughe del Mediterraneo a marchio Triglia.
Nello specifico, il prodotto interessato è venduto in vasetti di vetro da 140 grammi, con numero di lotto L24/148 e TMC 27/11/2025. L’azienda produttrice è Iconsitt Srl, il cui stabilimento si trova a Bagheria, nella città metropolitana di Palermo (marchio di identificazione IT 455 CE).
Il motivo del richiamo è la possibile presenza di istamina in quantità superiori ai limiti di legge. Pertanto, in via cautelativa, il Ministero raccomanda di non consumare i filetti di acciughe appartenenti al lotto segnalato e di riportarli al punto vendita.
L’istamina è una sostanza naturalmente presente in molti alimenti, soprattutto in quelli proteici come il pesce. Tuttavia, se presente in quantità eccessive, può rappresentare un rischio per la salute.
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Un’eccessiva assunzione di istamina può infatti causare sintomi come nausea, vomito, diarrea, mal di testa e disturbi cardiovascolari. In casi gravi, può persino portare a shock anafilattico.
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Per questo motivo, la normativa europea fissa limiti massimi consentiti per la presenza di istamina negli alimenti ittici, al fine di tutelare i consumatori.
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I richiami disposti da Decò e dal Ministero della Salute rientrano quindi in questa logica di salvaguardia della sicurezza alimentare, per scongiurare potenziali pericoli per la salute pubblica.
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