Chiedi al tuo nutrizionista di fiducia informazioni sulla dieta africana, è uno degli schemi di alimentazione più salutari che esistano al mondo.
Dieta africana, ne hai mai sentito parlare? Tra i tanti regimi alimentari che puoi decidere di seguire in accordo con un nutrizionista, anche questa si propone di farti mangiare in modo più sano e salutare. Ma lo fa in maniera diversa rispetto ad altre tipologie di schemi per garantire una corretta alimentazione. In che cosa è differente la dieta africana ed a cosa fa bene?

Ti farà molto bene seguire la dieta africana per non avere niente a che fare con malattie tipico del mondo occidentale, come diabete, obesità, pressione alta ed ipercolesterolemia. Tutte condizioni negative per la salute e che dipendono da una alimentazione sballata, assolutamente squilibrata e fatta prevalentemente di alimenti processati, grassi, troppo dolci e troppo zuccherati. Componenti che non possiedono proprietà nutrizionali e che sono ipercalorici.
Dieta africana, che cosa puoi mangiare
Anche con la dieta africana, così come con altri tipi di dieta, viene dato un ampio spazio ad alimenti sani come legumi, verdure, una riduzione di proteine provenienti da fonti animali ed un impiego di cibi fermentati. Tra gli alimenti consigliati sono presenti il porridge fatto con latte fermentato e tuberi, eventualmente. Poi l’ugali, che è in pratica una specie di polenta a base di mais che viene accompagnata da verdure e legumi, ma anche dall’avocado.
Un’altra componente fondamentale della dieta africana è costituita dalla bevanda mbege. Questa specialità è tipica dello Stato della Tanzania, creata dal popolo autoctono dei Chagga, ed è costituita da farina di miglio e da banane fermentate. Si tratta di una bevanda alcolica dolce con un retrogusto acidognolo. Si tratta in tutti i casi di alimenti che ti danno un grande quantitativo di fibre, di vitamine e di sali minerali.

Tutte componenti che concorrono a fortificare il sistema immunitario contrastando al massimo i processi infiammatori che possono sorgere nel corpo. Ed aiutano a rinforzare anche il microbiota intestinale, per via della presenza importante e benefica dei cibi fermentati.
Il menù tipo da seguire
Cosa si mangia nella dieta africana:
Colazione
Porridge di mais: Un porridge a base di farina di mais, spesso arricchito con latte o acqua e servito con zucchero o miele.
Uji: Una bevanda a base di farina di cereali fermentati, comune in Kenya e in altre regioni dell’Africa orientale.
Bollo di banana: Una torta o un dolce a base di banane mature e farina, tipica di alcune zone dell’Africa occidentale.
Pranzo
Fufu: Una pasta morbida a base di tuberi (come il manioca o la yam) servita con stufati o zuppe.
Jollof rice: Riso cotto con pomodoro, cipolla e spezie, tipico dell’Africa occidentale.
Injera con stufato: Un pane piatto fermentato a base di teff servito con vari stufati, comune in Etiopia.
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Cena
Stufato di carne o pesce: Spesso cucinato con pomodoro, cipolla e spezie, servito con riso, fufu o una polenta a base di manioca.
Vegetali a vapore: Verdure fresche o cotte, come spinaci, kale e fagioli, spesso condite con olio d’oliva o burro di arachidi.
Chappati o pita: Pane piatto che accompagna molti pasti in Africa orientale e nell’Africa settentrionale.
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Che cosa mangiare negli intermezzi
Snack
Biscotti di manzo: Snack salati a base di carne essiccata, popolare in diverse regioni.
Samosa: Involucri di pasta fritti ripieni di carne, verdure o lenticchie, tipici dell’Africa orientale e dell’Africa del sud.
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Dessert
Dulce de leche o dolci di cocco: Dolci tradizionali a base di latte e cocco, presenti in molte culture africane.
Frutta fresca: Mango, papaya, ananas e banane sono frutti comuni e amati.