Molto spesso abbiamo parlato dell’alimentazione che cambia, soprattutto per le donne dopo i quarant’anni. Si tratta di un cambiamento necessario e le diete antifame possono aiutarci a recuperare l’energia di vent’anni, donandoci la vitalità di un’adolescente.
In diverse occasioni, infatti, abbiamo spiegato come il corpo di una donna, dopo i quarant’anni, entri in una nuova fase, e molto spesso si prepara per la menopausa, qualora non fosse già arrivata.

Si tratta di un cambiamento ciclico inevitabile, che coinvolge sia il livello ormonale che quello corporeo. Anche il metabolismo risponde a tali cambiamenti, motivo per cui è necessario un riequilibrio del peso e un nuovo processo digestivo che tenga conto di tutto un processo evolutivo che dobbiamo monitorare.
Ecco perché si parla di dieta antifame, che introduce nuove abitudini alimentari e consente al nostro corpo di rispondere nel migliore dei modi, restituendoci l’energia che avevamo da adolescenti.
Dieta antifame: perché è importante seguirla dopo i quarant’anni?
Quando parliamo di dieta antifame, facciamo riferimento a un regime alimentare che ci aiuta a mantenere sotto controllo le nostre esigenze quotidiane, fornendo al corpo ciò di cui ha bisogno e prevenendo gli attacchi di fame, che possono essere dannosi. Un dettaglio molto importante da considerare è che gli attacchi di fame possono essere causati anche da picchi glicemici. Per questo motivo, quando impostiamo questo piano alimentare, è fondamentale includere alimenti che ci aiutino a controllare questi sbalzi glicemici.
Le pasti rimangono sempre cinque al giorno, da consumare negli orari adatti per ognuno di essi: colazione entro le 9, spuntino entro le 11:30, pranzo entro le 14, merenda entro le 17:30 e cena preferibilmente entro le 21. In questo modo, il nostro corpo rimarrà sazio più a lungo, favorendo anche il processo digestivo e aiutandoci a trovare un equilibrio.

Il tutto non finisce qui, perché anche la composizione della nostra dieta deve cambiare dopo i 40 anni, ossia gli alimenti che consumiamo abitualmente e serviamo a tavola.
Ecco cosa mangiare dopo i quarant’anni
Dopo i 40 anni, tenendo conto della nuova fase ormonale, soprattutto nelle donne, dobbiamo assicurarci di non far mai mancare i carboidrati nel nostro piano alimentare, ma è fondamentale che siano ben equilibrati e consumati nelle giuste quantità per il nostro corpo, sia che vogliamo ritrovare la forma fisica, sia che desideriamo mantenerla.
In questo periodo, è utile introdurre cibi sazianti durante la giornata, come la frutta durante gli spuntini, legumi, patate, cereali, yogurt, radicchio, rucola, melanzane, cicoria e simili. Questi alimenti ci aiuteranno a mantenere il senso di sazietà più a lungo, e, grazie alla loro ricchezza di fibre, ci permetteranno di ripristinare la flora batterica e migliorare l’attività intestinale.
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Un altro aspetto fondamentale è l’attività fisica. Dobbiamo cercare di ritagliarci almeno 30 minuti al giorno da dedicare a noi stesse, che si tratti di una passeggiata veloce o di allenamenti da fare in casa. Meglio ancora se possiamo dedicare del tempo in palestra o a qualunque altra attività fisica che ci piaccia.
In questo modo, sarà più facile ritrovare l’equilibrio anche dopo i quarant’anni, affrontando la nuova fase ormonale e la menopausa che si avvicina, continuando a sentirci energiche come quando eravamo adolescenti e mantenendo una vita sana e equilibrata.
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