La dieta degli atleti torna ad essere oggetto di discussione in vista delle Olimpiadi 2024, come era successo nei mesi precedenti con gli Europei di calcio. Gli atleti hanno l’abitudine di mangiare un alimento che molti di noi tendono a snobbare durante le diete alimentari.
Le Olimpiadi 2024 hanno ufficialmente preso il via e gli atleti italiani si stanno già mettendo in gioco sotto ogni punto di vista. In queste ore è arrivato anche il primo oro delle Olimpiadi di Parigi 2024, conquistato da Martinenghi che ha vinto nei 100 rana.
Tantissime storie vengono raccontate dagli stessi atleti, come è successo di recente con Gianmarco Tamberi che, durante i festeggiamenti per l’inaugurazione delle Olimpiadi, ha perso la fede di matrimonio che condivideva con la moglie Chiara Bontempi.
In queste ore, l’attenzione si concentra sulla dieta seguita dagli atleti per le Olimpiadi 2024, la cui alimentazione è molto più ricca di quanto si possa immaginare.
Nel corso degli anni, numerosi atleti hanno parlato della loro alimentazione quotidiana, ben studiata per il loro caso specifico e allineata con gli allenamenti quotidiani. Un esempio pratico è rappresentato da Federica Pellegrini, che ha salutato le Olimpiadi nel 2021 con Tokyo 2020 (rimandato a causa della pandemia), e ha sempre spiegato di seguire un regime alimentare ben equilibrato basato sulla dieta mediterranea, per non doversi privare di nulla e fare in modo che il cibo diventi un alleato nelle proprie imprese.
Non a caso, è molto importante per gli atleti il consumo della pasta, considerato il carburante principale per chi pratica sport. Questo alimento va introdotto nella propria alimentazione tenendo conto di peso e calorie che devono caratterizzare la dieta. Solitamente, per gli atleti, il consumo alimentare deve raggiungere le 2000-2800 kcal, motivo per cui si può ben pensare di concedersi anche oltre 250 g di carboidrati al giorno.
Quando parliamo di carboidrati, facciamo riferimento a una più ampia gamma di alimenti oltre alla pasta così come tutti la intendiamo. I carboidrati si trovano già all’interno di molti altri alimenti che giocano comunque un ruolo fondamentale nella dieta quotidiana di ognuno di noi.
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La pasta è una delle migliori fonti di amido, garantendo all’organismo un regolare e prolungato rifornimento di energia, evitando i picchi troppo violenti di insulina. Per poter fare affidamento su tutte le sue proprietà benefiche, sulle fibre contenute al suo interno e sulle vitamine, è sempre meglio consultare il proprio medico curante e trovare insieme a lui il modo migliore per poter gustare la pasta tenendo conto delle esigenze quotidiane ed evitando i picchi glicemici.
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