La dieta del ghiaccio è uno di quei regimi alimentari che non conosce stagioni. Il consiglio è di seguirla durante il periodo estivo, ma in inverno potrebbe comunque essere efficace se seguita nel modo corretto… Tuttavia, la risposta del nutrizionista potrebbe comunque lasciarti senza parole.
Nel corso degli anni sono stati proposti numerosi regimi alimentari che promettono una perdita di peso, e la dieta del ghiaccio è uno degli esempi più noti. Questa dieta è stata ideata dal gastroenterologo Brian C. Weiner, il quale garantisce una perdita di peso stimolando il metabolismo tramite bevande e cibi ghiacciati.
Il ghiaccio, dunque, gioca un ruolo fondamentale in questo regime alimentare per diverse ragioni, ma non sempre può rappresentare la soluzione per un dimagrimento reale ed effettivo.
In cosa consiste la dieta del ghiaccio?
La dieta del ghiaccio, come spiegato da Weiner, ha l’obiettivo di introdurre nel corpo cibi particolarmente freddi, o addirittura di masticare ghiaccio, quando possibile, per stimolare il metabolismo e produrre più calore rispetto alla nostra temperatura corporea. Questo meccanismo di autodifesa ci induce a bruciare più calorie del normale, facendo sì che il ghiaccio diventi, in un certo senso, un cibo termogenico.
Il tutto non finisce di certo qui, perché i vari studi scientifici hanno riscontrato che il consumo di ghiaccio nel quotidiano non dovrebbe superare 1 litro di acqua. Nonostante ciò, ci sono delle conseguenze da non sottovalutare. Infatti, l’acqua in questa forma può intaccare lo smalto dei denti e non solo. Se da un lato permette una perdita di circa 3 kg nell’arco della settimana, dall’altro può compromettere la salute dei denti, rendendoli ipersensibili al freddo.
Il nutrizionista risponde sulla dieta del ghiaccio
Recentemente, il portale Il Fatto Alimentare ha parlato della dieta del ghiaccio, intervistando la ricercatrice e nutrizionista del CREA Alimenti e Nutrizione, Stefania Ruggeri.
La professionista ha commentato il consumo del ghiaccio per aumentare il senso di sazietà, tenendo conto anche degli alimenti ghiacciati con zuccheri raffinati e poche calorie. La sua risposta è stata la seguente: “L’assunzione di ghiaccio, sicuramente poco piacevole per il nostro palato, può ridurre in parte il senso di fame. Tuttavia, non ritengo assolutamente che il ghiaccio, ricco di zuccheri che vanno rapidamente in circolo, rischiando di provocare un picco glicemico, sia una proposta valida”.
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In merito a questo tema, la nutrizionista Stefania Ruggeri ha concluso il suo intervento dicendo: “Non dobbiamo mai dimenticare che le diete non funzionano solo per la riduzione delle calorie e l’aumento del dispendio energetico, come nel caso dell’effetto del ghiaccio, ma anche per una regolamentazione degli ormoni importanti come l’insulina. È ormai risaputo che un corretto funzionamento di questo ormone è fondamentale per determinare la perdita di peso”.
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