La Dieta del Guerriero è il metodo giusto sia per dimagrire e smaltire le tossine che per sollecitare il metabolismo a lavorare al meglio.
La Dieta del Guerriero è il regime alimentare che ci vuole per perdere peso con decisione ma senza sofferenze. Tra l’altro secondo questo metodo, oltre a dimagrire riusciremo anche a dare tregua al nostro organismo. Riusciremo infatti ad eliminare anche le tossine, oltre che i chili in eccesso. Più nello specifico andremo a sostenere due fasi giornaliere. Intanto un pò di informazioni: la Dieta del Guerriero è stata introdotta alla metà dei primi anni 2000 da Ori Hofmekler in un libro che tratta di alimentazione e che porta il titolo omonimo, ‘The Warrior Diet’. Si parla di sotto-alimentazione e di sovra-alimentazione, alle quali accompagnare uno stile di vita salutare, che consti di una attività fisica anche leggera ma continuata.
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Dieta del Guerriero, molto meglio abbinare anche un pò di movimento
Nel dettaglio va bene anche una sessione ogni due giorni di camminata leggera, per 3-4 volte a settimana. Perché questa cosa stimola il metabolismo a lavorare al meglio e a darci vigore. Il vigore di un guerriero per l’appunto. La sotto-alimentazione riguarda tutti i pasti che vanno da colazione fino a subito prima della cena, inclusi quindi spuntino, pranzo e merenda. Ed occupa circa 20 ore della giornata. Qui bisogna avvalersi di centrifugati e di molta acqua – almeno 2 litri al giorno – oltre che di frutta e verdura. Particolarmente consigliati sono ananas, mele verdi e spinaci. Con la sovra-alimentazione invece parliamo proprio della cena, nella quale poter mangiare senza limitazione.
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A cena bisogna mangiare fino a sentirsi sazi
Ma occorre naturalmente scegliere degli alimenti specifici, ricchi di proteine e di altre sostanze utili. Un buon esempio potrebbe essere una bistecca o del pesce grigliato, con verdure altrettanto grigliate od insalata, da condire con succo di limone. Se poi c’è ancora spazio nello stomaco si possono aggiungere anche uova e formaggio. Questa dieta può essere portata avanti per anche tre settimane in media. Ma naturalmente è sempre meglio chiedere un consulto ad uno specialista e non andare oltre se si soffre di qualche patologia o si è incinta.
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