L’abitudine di cucinare gli avanzi del giorno dopo rappresenta un qualcosa di sbagliato: lo rivela un apposito studio universitario.
A quanto pare mangiare gli avanzi dei giorni prima rappresenterebbe una cattiva abitudine. La cosa è stata confermata da un apposito studio realizzato dagli studiosi dell’università americana del Michigan. Sono state condotte delle osservazioni dirette su alcune persone sottoposte a stretto monitoraggio, ed alla fine è stato possibile evincere che – soprattutto per coloro che puntano a perdere il peso in eccesso – cucinare gli avanzi non sarebbe affatto la scelta giusta. In molti giustificano questa usanza per combattere gli sprechi, inoltre le portate spesse volte non sono abbondanti come quando si è cucinato quel cibo la prima volta. C’è quindi la sensazione di mangiare tenendosi più leggeri. Ma non sarebbe affatto così.
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Avanzi, andateci piano il giorno dopo
infatti rischiamo di alzarci da tavola non completamente soddisfatti, e questo presenta altre possibilità di ripercuotersi su altro cibo che andremo ad assumere nel corso della giornata, oltre a saltare la sempre necessaria attività fisica. La professoressa Aradhna Krishna, che insegna Marketing all’Università del Michigan, afferma che le porzioni di cibo più grandi equivalgono ad un consumo maggiore. E naturalmente provocano la maggiore produzione di avanzi del giorno dopo. “Gli stessi però danno la sensazione di una quantità inferiore rispetto di alimenti assunti rispetto al consueto. Per cui scatta la convinzione che si sta mangiando nel rispetto di se stessi. In realtà il rischio che sfugga qualsiasi controllo delle calorie è elevato, ed allo stesso modo si tende a fare più strappi alla regola. Che naturalmente in eccedenza fanno male alla dieta. Non scordiamo mai di dosare ciò che mangiamo invece”.
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