Indicazioni Dieta Pancia Piatta, il menu e le azioni da seguire per avere una forma fisica praticamente perfetta. Come fare.
Dieta pancia piatta, come fare per diventare più belli e stare in salute? Se vogliamo attuare il proposito di avere un girovita come si deve, per farci trovare pronti alla non più così lontana prova costume, allora occorre cominciare a darsi da fare.
Ma non servirà chissà cosa per tagliare questo traguardo. L’unico sforzo vero con la Dieta pancia piatta e con altre diete sarà cominciare, poi tutto verrà da se già dopo uno o due giorni. A cambiare deve essere necessariamente l’alimentazione, per poter mangiare in maniera equilibrata e sana e far ripercuotere questa ritrovata buona abitudine al nostro organismo.
La Dieta per una pancia piatta serve proprio a questo: ovvero a riattivare il metabolismo, ridurre l’introduzione di grassi in ciò che mangiamo e di conseguenza favorire la perdita di chili e di grasso in eccesso. Un ventre ampio a volte dipende però anche dal negativo fattore gonfiore.
Per arginare questo spiacevole effetto occorre eliminare cibi ad alta fermentazione intestinale come il i legumi ed il lattosio. I risultati evidenti della Dieta pancia piatta cominceranno a vedersi dopo 15-20 giorni, con una riduzione evidente sia di gonfiore che di sensazioni di dolore anche del 50%.
Sono da evitare, o comunque da ridurre in maniera importante, pasta, pane, biscotti, frutta come pere, mele, albicocche, pesche, ciliegie, anguria, mango, prugne, cachi. E poi anche dolcificanti, formaggi morbidi e freschi e latte.
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Oltre anche a verdure quali asparagi, carciofi, broccoli, cavolo e cavolfiore. Questo ovviamente se si è alle prese con un gonfiore cronico. In altri casi si tratta invece di alimenti sani e consigliati in molte diete.
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Cosa è invece giusto mangiare? Cibi senza lattosio, farro, riso, formaggi stagionati, banane, pompelmi, mirtilli, mandarini, arancie, fragole, kiwi, uva, arance…poi ancora fagiolini, zucca, pomodoro, limone, peperoni, melanzane, sedano. Freschi per la frutta, grigliati o bolliti per il resto.
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Potete andare avanti con l’assunzione di questi cibi tra le due e le quattro settimane. Consultate sempre prima un dietologo od un nutrizionista, assumete almeno 2 litri di acqua al giorno ed accompagnate a tutto questo un po’ di esercizio fisico anche leggero.
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